Toscana, FdI: «La sinistra taglia le borse di studio agli universitari e il dem Giani non si vergogna»
Denuncia di FdI in Toscana. «La sinistra taglia le borse di studio agli studenti universitari e non si vergogna. Anzi, il presidente Giani e l’assessore Nardini hanno detto che i tagli sono necessari a coprire il buco di bilancio della sanità toscana. Per decenni il Pd si è infarcito la bocca di belle parole e basta verso il mondo dell’Università e la ricerca. Ne è la riprova, la bocciatura del nostro ordine del giorno che chiedeva di non attingere ai fondi per il diritto allo studio per colmare il disavanzo finanziario». Lo dichiarano, in una nota congiunta, Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, e Matteo Zoppini, membro dell’esecutivo nazionale di Azione Universitaria.
FdI: «La sinistra fa ricadere i suoi errori sugli studenti universitari»
«La sinistra ha creato un deficit nel bilancio sanitario, sperperando i fondi pubblici nella creazione di inutili carrozzoni come Estar, oppure facendo improvvide spese. Adesso ha deciso, di far ricadere i suoi errori sugli studenti universitari che hanno meno possibilità economiche. Altroché diritto allo studio per tutti! – aggiungono Torselli e Zoppini – Abbiamo inoltre presentato un’interrogazione regionale per conoscere se e quali ulteriori fondi possano essere coperte le borse negli anni 2023 e 2024. Le dichiarazioni sin ora rese dalla Giunta appiano alquanto confuse e ben poco chiare. Su un tema così rilevante per centinaia di studenti auspichiamo assoluta precisione e determinatezza nelle risposte».
Altra denuncia sulle consulenze
Nei giorni scorsi Torselli aveva denunciato un altro scandalo. «Nel momento storico più duro per la nostra Nazione dalla fine della seconda guerra mondiale; mentre i cittadini lottano ormai da due anni contro una pandemia a cui si sono da poco aggiunti gli effetti di una guerra drammatica, la Regione Toscana è impegnata da due giorni a discutere sul cumulo degli stipendi e sulle consulenze da pagare ai vari nominati nelle società partecipate. Ieri l’approvazione della legge regionale che consentirà ai presidenti delle società partecipate di raddoppiarsi lo stipendio».