Tra Mosca e Kiev la variabile Cina: l’equilibrismo di Pechino e gli scenari possibili
Quando si presenta un futuro ipotetico con degli accadimenti possibili si formulano in campo sociologico, ed in genere, degli scenari, una molteplicità di variabili. Scenari che chiunque può formulare. I mezzi di comunicazioni entrano in modo clamoroso nelle situazioni, ormai è manifesto che esiste ciò che viene comunicato. L’evento è di una gravità cognitiva somma. Una menzogna diffusa dai mezzi di comunicazione occulta una verità taciuta. Chi determina i mezzi di comunicazione determina la conoscenza e offre gli “scenari”. E determina la conoscenza in grado tale che il “pubblico” si fanatizza e poiché l’uomo ha bisogno di certezze una volta che i mezzi di comunicazione lo assicurano di una determinata “verità”, il pubblico si avvince e non se ne stacca, per stare al sicuro. Intendiamoci, voglio solo affermare che la libertà di formulare scenari, ipotesi deve essere in diritto di manifestarsi, non necessariamente vale meglio che di altre manifestazioni.
Guerra Russia-Ucraina: scenari
Attualizziamo queste considerazioni. Improvvisamente, all’apparenza, in maniera animosissima esplode la vicenda Ucraina, un’iperbole che covava da annie più. Russia e Ucraina, stanno insieme, si dividono, parte dell’Ucraina è russa, parte dell’Ucraina odia la Russia, hanno la religione comune, l’Ortodossia, ma indipendente, lingua e storia intersecate, scrittori di atmosfera e vicendevole influenza, e, come detto, rapporti spesso inviperiti, sopra tutto al tempo di Stalin, della Seconda Guerra Mondiale. Smembrata l’Unione Sovietica della quale l’Ucraina faceva parte, ha ottenuto sovranità; per degli anni favorevole alla Russia, in maniera sfavorevole alla Russia dal 2014; allorchè sollevazioni popolari eliminarono la Presidenza favorevole alla Russia, la quale da allora considera il potere in Ucraina illegittimo. Improvvisamente accade una doppia variabile inaspettata, almeno all’apparenza, il riconoscimento delle Repubbliche secessioniste, l’attacco militare della Russia control’Ucraina. Vi sono dei colloqui in corso per una eventuale pacificazione. Notizie ed immagini della guerra sono esibite al massimo grado: migliaia di persone in fuga, bambini ignari, soccorsi, insonnia, terrore, distruzione. Rarissimamente si discute sui motivi e su eventuali ragioni del “tiranno”.
Il dibattito: tutto questo si poteva evitare?
Al netto della condanna di Putin, pochi sono i ragionamenti del come si è arrivati all’oggi. Tutto questo si poteva evitare? Questo scenario informativo di fatto impedisce l’analisi politica rispetto alla tragedia umana. E si tace dell’aspetto più grave: il ruolo della Cina. Con un – fino a ieri – imprevedibile cambio di rotta sulla crisi ucraina, la Cina ha formalmente “deplorato” il conflitto in corso; e si è detta “pronta a svolgere un ruolo nella ricerca di un cessate il fuoco tra Kiev e Mosca. Peccato che, nel giro di poche ore, quelle parole cambino altrettanto rapidamente. Quel “deplora” nella traduzione della Cctv si trasforma in “lamenta” in quella della più austera agenzia di stampa Xinhua e infine, nel comunicato ufficiale del ministero degli Esteri, in un “è profondamente addolorata”. Significa che a Pechino c’è molta insofferenza e imbarazzo per questa guerra, in bilico tra il non abbandonare Mosca né tagliare con l’Occidente. Quali scenari potrebbero aprirsi?
La posizione “scomoda” della Cina
La Russia in mani occidentali darebbe alla Cina l’impressione che il successivo attacco sarebbe nei suoi confronti: la Cina non può consentire che la Russia passi in pugno occidentale. Si possono formulare questi interrogativi? La Cina esiste ed è una “variabile” mastodontica. E la Cina non accetterebbe un crisi in Russia favorevole all’Occidente, perché è questo il vero scopo di quanto accade: destabilizzare la Russia togliendole ogni contributo economico europeo. Impedendo la vendita di gas dalla Russia in Europa favorita dal Nord Stream 2 (non se ne parla affatto ma gli Stati Uniti lo avversano ad ogni costo).Che potrebbe accadere è pensabile. La Cina ha interessi in Ucraina, ricchissima di minerali. Forse non gradirebbe neanche la vittoria russa in Ucraina , di certo non gradirebbe la vittoria occidentale in Russia. Di sicuro teme che la opposizione di tutto l’Occidente alla Russia un domani significhi l’avversione di tutto l’Occidente alla Cina.
La Cina ha interessi in Ucraina ma non vuole “dispiacere” la Russia
Un ultimo argomento da porre a livello di conoscenza: può darsi che da oggi in poi Russia e Cina, autonomamente, per contrapporsi all’Occidente, decidano di ricorrere alla ritorsione nucleare nelle dispute quali che siano. L’Occidente si troverebbe in una situazione sconvolgente e non può credere di risolverla solo con le sanzioni che oltretutto lo danneggiano. E’ necessario discutere di questa “svolta”: la possibilità della guerra nucleare è apparsa nettamente dichiarata nei rapporti internazionali. Ritenere che si possa procedere a lungo con sanzioni e minacce nucleare è piuttosto dissennato. Visto che siamo in grado di discutere, discutiamo. Salvando l’onore, ma discutiamo.