Truffò la Lazio per due milioni di euro, a processo l’hacker francese Levroy
Sarà processato l’hacker Alexis Ludwig Levroy, 47 anni, di origini francesi ma residente in Svizzera, che nel 2016 truffò la Lazio nel corso della compravendita del calciatore de Vrij.
Nell’agosto 2016, secondo quanto riporta ‘Il Messaggero‘, Alexis Ludwig Levroy ha sottratto alla Lazio 2 milioni di euro, cioè la cifra relativa all’ultima rata necessaria per completare l’acquisto di Stefan de Vrij, arrivato a Roma nel 2014 dal Feyenoord e pagato 8 milioni suddivise in quattro tranche.
L’hacker è riuscito frodare la Lazio sfoderando i trucchi informatici di cui era a conoscenza.
L’accusa – di cui adesso rispondere davanti ai giudici – gli contesta il reato di frode informatica aggravata in concorso con ignoti ai danni della Lazio e del suo segretario generale.
Al tempo dei fatti, l’hacker riuscì a contattare il dirigente della Lazio, Armando Antonio Calveri utilizzando l’identità digitale della società sportiva olandese e spacciandosi per uno dei loro manager.
Alexis Ludwig Levroy e riuscì, così, ad inserirsi nelle comunicazioni digitali tra i due club per concordare l’acquisto, ingannando Calveri che versò i 2 milioni di euro a favore di una società di cui era rappresentante legale proprio l’hacker, che aveva aperto il conto corrente di riferimento nella filiale di Rotterdam dove aveva il conto anche il Feyenoord.
Quando poi il Feyernoord chiese alla Lazio il pagamento del dovuto, si scoprì che qualcosa non era andato per il verso giusto. Da qui l’apertura dell’inchiesta ad opera della Procura di Roma. E il rinvio a giudizio di Alexis Ludwig Levroy.