Ucraina, la Cina: «La colpa del conflitto di Usa e Nato. Continueremo i commerci con la Russia»
Lo stop alle importazioni di petrolio e gas russo da parte di Washington ha provocato una reazione furiosa di Pechino, che oggi si è scagliata contro Usa e Nato accusandoli di aver provocato la guerra in Ucraina e di voler «sopprimere» per ragioni egemoniche non solo la Russia, ma anche la Cina.
La Cina attacca Usa e Nato
«Le azioni della Nato, guidata dagli Usa, hanno spinto gradualmente fino al punto di rottura il conflitto tra Russia e Ucraina», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, secondo il quale «ignorando le proprie responsabilità, gli Usa accusano, invece, la Cina della propria presa di posizione sulla questione ucraina, e cercano margini di manovra per mantenere la loro egemonia e sopprimere contemporaneamente Cina e Russia».
Il no di Xi Jinping alle sanzioni alla Russia
Ieri il presidente cinese Xi Jinping, nel corso di un vertice video con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, aveva assicurato la volontà di svolgere un ruolo per la mediazione in un conflitto in cui «tutti gli sforzi per la soluzione pacifica dovrebbero essere supportati». Riconoscendo la «sovranità e integrità di tutti i Paesi», Xi aveva però anche espresso la propria contrarietà alle sanzioni contro la Russia, bollando come «dannoso per tutti» l’impatto che possono avere sull’economia globale ed esortando a «lavorare insieme» per ridurre l’impatto del conflitto in Ucraina.
Pechino non interromperà gli scambi con Mosca
Una posizione che oggi, dopo l’annuncio americano sullo stop alle importazioni di gas e petrolio, si è fatta estremamente più rigida, caricandosi dei toni di accusa nei confronti degli Usa. «Le sanzioni – ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese – non hanno fondamento nel diritto internazionale». «Aggraveranno ulteriormente la divisione e lo scontro e provocheranno solo serie difficoltà all’economia e al sostentamento dei Paesi interessati», ha proseguito Zhao Lijian, annunciando che Cina e Russia «continueranno a portare avanti la normale cooperazione commerciale, compreso i giacimenti di petrolio e gas, nello spirito del rispetto reciproco».