Ucraina, monastero e supermercato sotto attacco: morti e feriti. A Kiev resta cibo per due settimane
Immagini di distruzione e morte. Ora dopo ora gli aggiornamenti fotografano una situazione in Ucraina che diventa sempre più drammatica. È salito a 35 morti e 134 feriti il bilancio dell’attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Inoltre, nove persone sono rimaste uccise da alcuni proiettili di artiglieria che hanno colpito un supermercato a Mykolaiv, nel sud.
Ucraina, bombe sul monastero
Un bombardamento aereo ha danneggiato lo storico monastero ortodosso del Santo Dormition Sviatogirsk Lavra, nella regione orientale di Donestk. Lo denuncia su Telegram il parlamento ucraino. Ben 520 persone, fra cui 200 bambini, si erano rifugiati nel monastero. Ci sono molti feriti, alcuni portati nell’ospedale di Sviatogirsk, altri curati sul posto. A Sviatogirsk si trovano circa 10mila persone, fra abitanti e sfollati.
Le parole del vescovo
Il vescovo del monastero, metropolita Arseny, sottolinea che non vi sono unità militari sul posto. E che l’attacco ha colpito «una città pacifica» dove si trova uno dei siti più santi del paese. Costruito nel 1526, il monastero appartiene alla Chiesa ortodossa ucraina e custodisce le reliquie di San Giovanni eremita di Sviatohirsk.
Le scorte di cibo a Kiev
A Kiev ci sono scorte di cibo sufficiente per due settimane per i due milioni di cittadini che sono rimasti. «La città si è preparata per possibili azioni in caso di blocco. Quei due milioni di cittadini che non hanno lasciato le loro case non saranno lasciati soli nel caso in cui la situazione peggiori. Le autorità cittadine, in collaborazione con le imprese, hanno fatto del loro meglio per aprire negozi e farmacie. E i prezzi sono stati mantenuti a un livello accessibile».