Ucraina, primi spiragli di umanità: pausa nei combattimenti per evacuare i civili e i feriti
Finalmente una pausa nelle operazioni militari russe. Servirà ad evacuare i civili attraverso corridoi umanitari. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca. È il primo spiraglio di umanità dopo otto giorni di guerra senza tregua. Anche nella notte appena trascorsa potenti esplosioni hanno squassato il silenzio di Kiev e di altre città dell’Ucraina. Secondo la Bbc, almeno quattro di esse si sono registrate nella Capitale intorno alle 3.00 ora locale. Ma non è chiaro quali fossero gli obiettivi né se ci siano persone colpite. I media locali hanno anche riferito di combattimenti alla periferia di Kiev. «Il nemico sta cercando di sfondare», ha scritto nelle scorse ore su Telegram il sindaco Vitali Klitschko.
La notizia diffusa dal ministero russo della Difesa
Non va meglio a Kharkiv, dove almeno gli attacchi russi hanno colpito tre scuole e la cattedrale dell‘Assunzione. Ancor più martoriata la città di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, colpita da bombardamenti ”senza sosta”. Il sindaco Vadym Boichenko ha riferito che i bombardamenti sono talmente «implacabili» da impedire le operazioni di soccorso. «Non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dagli appartamenti, poiché i bombardamenti non si fermano», ha detto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vede nelle intensificazione dei raid contro obiettivi civili un cambiamento nella tattica russa. «È la prova – ha affermato in un video – che l’Ucraina è riuscita a resistere al piano di Mosca che puntava a una rapida vittoria con un assalto di terra».
Primi tragici bilanci della guerra in Ucraina
Sempre Zelensky ha parlato di circa 9mila russi cadiuti durante gli attacchi. Ieri la Difesa ucraina parlava di 5.840 russi morti. Molti anche quelli catturati. A detta del presidente, il morale delle truppe di Putin sarebbe basso. «E dicono solo una cosa – ha affermato -. Non sanno perché sono qui». Anche la parte russa presenta il suo macabro bilancio. Secondo Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, i morti ucraini ammonterebbero a 2.870 e a circa 3.700 i feriti. L’Ucraina non ha sinora fornito un bilancio per quanto riguarda le perdite tra le sue fila. Ma la cifra si avvicina a quella dichiarata dai servizi di emergenza di Kiev e quelli della Difesa russa: oltre 2mila dal 24 febbraio, giorno dell’invasione.