Ucraina-Russia, secondo giorno di negoziati: i colloqui non fermano le bombe su Kiev
Dopo i primi spiragli di pace dei colloqui si guarda con speranza ai negoziati tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul. Oggi secondo giorno di incontri. Il presidente Zelensky comunque è cauto e afferma di non fidarsi di Mosca fino a quando non ci saranno effetti concreti sul campo. Intanto nei pressi di Kiev sono ripresi i bombardamenti nonostante l’annuncio della Russia di una riduzione delle operazioni militari dopo i negoziati di ieri a Istanbul.
Ucraina, esplosioni a Kiev e in altre città
Diverse esplosioni sono state registrate nella capitale, nonostante l’annuncio di ieri della Russia di riduzione delle operazioni militari. Lo scrive il Kiev Independent spiegando che alle prime ore di oggi le sirene sono suonate in diversi oblast dell’Ucraina, tra cui Kiev, Zhytomyr, Kharkiv, Dnipro e Poltava.
Inoltre le zone residenziali della città di Lysychansk, nell’Ucraina sud orientale, è stata bombardata stamattina dall’artiglieria pesante. Lo ha scritto il governatore regionale di Luhansk Serhiy Gaidai su Telegram. «Un certo numero di grattacieli sono stati danneggiati. Ci sono vittime», ha aggiunto, spiegando che «molti edifici sono crollati» e che «i soccorritori stanno cercando di salvare le persone che sono ancora in vita».
Attacco missilistico su tre impianti industriali
I soldati russi hanno effettuato un attacco missilistico su tre impianti industriali nella regione di Khmelnitsky. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione statale regionale di Khmelnytsky Serhiy Gamaliy, precisando che gli incendi che sono sorti sono stati domati. Anche martedì pomeriggio – ha ricordato Gamaliy – era stato lanciato un attacco missilistico contro una struttura militare nella città di Starokostiantyniv.
Zelensky: «Segnali positivi»
Nei colloqui di ieri, la delegazione ucraina si è detta disposta alla neutralità, rinunciando all’ingresso in alleanze militari in cambio di appropriate garanzie di sicurezza, mentre la Russia accetterebbe un’adesione all’Unione europea, seppur non immediata. Ma gli Usa e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si sono detti scettici sui negoziati. «I segnali che sentiamo dalla piattaforma negoziale possono essere definiti positivi. Ma questi segnali non soffocano lo scoppio dei proiettili russi», ha detto Zelensky nell’ultimo messaggio su Telegram in merito ai colloqui con la Russia. «Naturalmente, tutti vediamo i rischi e naturalmente non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a combattere per la nostra distruzione».
«Gli ucraini non sono persone ingenue. Gli ucraini hanno già appreso durante questi 34 giorni di invasione e negli ultimi otto anni di guerra nel Donbass che ci si può fidare solo di un risultato concreto», ha sottolineato Zelensky.
L’avvertimento degli Usa agli americani in Russia
E intanto non migliorano i rapporti tra Usa e Russia. Mosca «potrebbe individuare e trattenere» gli americani nel Paese. È l’avvertimento lanciato dagli Stati Uniti, che hanno chiesto agli americani di non recarsi in Russia o di lasciare “immediatamente” il Paese. Sottolineando che le autorità di Mosca «applicano in modo arbitrario la legge». Secondo Washington, inoltre, ci sono state diverse segnalazioni di cittadini statunitensi «individuati e detenuti dall’esercito russo» mentre si trovano in Ucraina o mentre se ne stavano andando attraverso il territorio occupato dalla Russia.
Sale il bilancio dei bambini uccisi
Sono 145 i bambini uccisi e 222 quelli feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale ucraino, la maggior parte dei quali nella regione di Kiev. 790 sono gli istituti scolastici danneggiati a causa di bombardamenti, 75 dei quali completamente distrutti.
Questi dati non sono definitivi – precisa un comunicato – dal momento che non vi è alcuna possibilità di ispezionare i luoghi di bombardamento nelle aree di ostilità attive e nei territori temporaneamente occupati.