Ventenne stuprata ad Asti: sottoposta a intervento chirurgico per le lesioni. In manette due sinti
La polizia di Asti ha arrestato due 20enni di etnia sinti, uno dei quali è gravemente indiziato di aver compiuto una violenza sessuale e lesioni aggravate a danno di una donna, mentre il secondo è accusato di favoreggiamento per aver reso false informazioni al Pubblico Ministero.
Le indagini avevano avuto inizio nel mese di agosto del 2020, quando una volante della Polizia era intervenuta nelle prime ore della mattina per la segnalazione, giunta al numero di emergenza, circa la presenza di un’abbondante pozza di sangue nell’androne di un palazzo. Seguendo le tracce di sangue gli agenti hanno individuato una donna molto scossa all’interno di un appartamento che, ancora dolorante, riferiva di essere stata violentata.
Il sinti 21enne di Asti incastrato dal Dna
Immediatamente è stato attivato il 118, ed una volta giunta in ospedale, viste le profonde lacerazioni, la donna veniva sottoposta ad intervento chirurgico. L’attività investigativa ha evidenziato una serie di depistaggi, così che oltre alle tradizionali indagini venivano avviate anche attività di natura tecnica, nonché, messe in campo indagini di natura scientifica, raccogliendo materiali biologici che, grazie all’estrazione del DNA, hanno portato all’arresto odierno. La violenza era avvenuta al termine di una festa, mediante l’uso di un oggetto tagliente, che causava alla stessa lesioni alle parti intime.
I due sinti venivano rintracciati da personale della Squadra Mobile e, dopo la redazione degli atti di rito, i predetti venivano associati rispettivamente, V.J. presso la Casa Circondariale di Torino, mentre S.K. agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso l’ordinanza cautelare.