Virologi e nababbi, Bassetti la butta sull’ironia: guadagni in tv? Coi rincari della bolletta ci perdo…
Matteo Bassetti prova a buttarla sull’ironia. E complice il fatto di essere l’ospite d’eccezione di Un giorno da pecora, su Rai Radio1 si gioca la carta del “genovese” e la butta a ridere. Così, a chi gli rimprovera, nuovamente, la sovresposizione mediatica, la virostar replica sarcastico: «Andare in tv, con quello che costa l’elettricità… Tenere quei fari accesi per due ore… io sono di Genova. E la bolletta mi è aumentata tantissimo. Altro che guadagnare dalla tv – ha scherzato il virologo – io ci perdo!». Mentre alla domanda su un possibile piano alternativo, ipotizzabile per le serate in cui potrebbe non apparire sul piccolo schermo, incalza: «I collegamenti li facevo già da casa, tanto che sopra indossavo spesso una camicia con una giacca e sotto ero in pigiama. Per fortuna ora però sono sempre più rari. Anche se già li avevo ridotti di molto».
Bassetti e la tv, la virostar prova a buttarla sull’ironia…
E comunque, tv o non tv, l’esperto non manca mai di presenziare: sui social soprattutto. Così, anche oggi, non manca di assolvere al ruolo di guida sanitaria e di polemista sul pezzo con le ultime novità in arrivo dal fronte Covid. Tanto che, consultato dall’Adnkronos, il direttore della clinica di Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, ritorna su quanto detto ieri dal premier Mario Draghi sull’assistenza ai profughi ucraini che stanno arrivando in Italia. Senza mancare di dispensare le istruzioni per l’uso sul controllo dei contagi e nuove vaccinazioni. Dichiarando: «Ha fatto bene Draghi a precisare cosa va fatto per chi arriva dall’Ucraina, sono persone che vanno aiutate dal punto di vista umanitario. Ma non possono prescindere dal sottoporsi alle regole che già seguono i cittadini italiani».
Le indicazioni per l’accoglienza dei profughi ucraini
Quindi? «O tampone ogni 48 ore o la vaccinazione anti-Covid. Sperando che si vaccinino il prima possibile. È una sorta di obbligo vaccinale – sottolinea virologo – ma è anche una posizione condivisibile e di massima cautela per salvaguardare la fase italiana, molto buona rispetto alla pandemia da Covid. Mentre in Ucraina le cose non sono così buone, anche dal punto di vista epidemiologico». Un’asserzione importante, quella sui riscontri positivi della campagna di immunizzazione, a cui però Bassetti non manca di aggiungere la postilla in negativo. Che l’esperto riserva agli irriducibili anti-vaccino responsabili della partenza in salita del Novavax. Secondo Bassetti, infatti, il nuovo siero d’importazione americana non sfonda: «12mila dosi somministrate sono una goccia nel mare dei non vaccinati».
Bassetti, «Novavax non sfonda: 12mila dosi goccia nel mare non vaccinati»
Non solo. Commentando il dato, Bassetti aggiunge nello specifico: «Il possibile fallimento di Novavax l’avevo previsto. Mentre altri pensavano che potesse convincere i dubbiosi, oggi sappiamo che sono circa 12mila le dosi somministrate in dieci 10 giorni. Numeri che sono una goccia nel mare dei 7 milioni che ancora devono vaccinarsi». Concludendo laconicamente che: «Questo vaccino non ha sfondato il fronte No-vax che non voleva quelli a mRna». Stando a quanto riportano i dati dell’ultimo report della Fondazione Gimbe, allora, «dal 28 febbraio sono state somministrate 11.595 dosi vaccino Novavax. Di cui il 59,2% in persone over 50. La maggior parte delle quali in età lavorativa».
Nemmeno il Green pass a vita potrebbe indurre i No vax a immunizzarsi…
Riscontri che fanno tornare Bassetti su vecchi cavalli di battaglia (e nuovi attacchi a Speranza). Secondo l’esperto, infatti: «Il problema non è del tipo di vaccino che usiamo ma culturale. C’è stato attacco forte ai vaccini con un atteggiamento ideologico di una piccola parte di italiani. Quindi – conclude l’esperto – anche se manteniamo gli attuali obblighi, o il Green pass per i prossimi anni, queste persone comunque non si convinceranno. Dovremmo, purtroppo, arrivare ad una convivenza. Non ti vuoi vaccinare? Peggio per te sai a cosa vai incontro. Abbiamo il 90% degli italiani e in più ci sono i guariti»…