Zelensky apre sulla neutralità. Nuovo round di colloqui a Istanbul. La Russia arretra a Kiev
Nuovo round di negoziati per l’Ucraina e la Russia. Si terranno a Istanbul in Turchia fino al 30 marzo. Non si fermano i tentativi di Erdogan di trovare una strada per la pace. «Un cessate il fuoco è necessario al più presto possibile» ha detto in una telefonata a Putin secondo quanto riporta l’agenzia turca Anadolu su Twitter. Nel corso della telefonata «i due leader hanno concordato il prossimo incontro negoziale dei team della Russia e dell’Ucraina sarà a Istanbul».
Ucraina, Zelensky: «Pronti a discutere la neutralità»
In merito Zelensky in un’intervista con i media russi ha detto che «l’Ucraina è pronta a discutere l’adozione dello status neutrale come parte di un accordo di pace con la Russia, ma dovrà essere garantito da una terza parte e sottoposto a referendum».
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, poi in un nuovo video diffuso nella notte su Facebook ha ribadito la sua posizione. «Sovranità ed integrità territoriale» sono le priorità di Kiev al prossimo round di colloqui con la Russia in programma in Turchia. «Le nostre priorità nei negoziati sono note: la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina sono fuori dubbio», ha affermato il leader ucraino. «Sono d’obbligo garanzie di sicurezza efficaci. Ovviamente, il nostro obiettivo è la pace e il ritorno alla vita normale nel nostro Paese il prima possibile», ha aggiunto.
Il portavoce del presidente turco: «Le ragioni russe vanno ascoltate»
Nel senso di una possibile apertura a negoziati si era espresso il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin. «Se tutti tagliano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine?», aveva detto in alcune dichiarazioni, riportate dalla Trt. Secondo Kalin, «gli ucraini vanno sostenuti con ogni mezzo possibile in modo che possano difendersi» dall’invasione russa e al contempo «le ragioni russe vanno ascoltate, in un modo o nell’altro».
Ucraina, la Russia ritira le truppe da Kiev
Dal campo, come si legge sul sito dell’Ansa.it arriva intanto la notizia che la Russia ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative, secondo l’ultimo rapporto operativo dell’esercito ucraino. Lasciata anche la cittadina di Slavutych, abitata in gran parte dai lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl.
Respinti cinque attacchi russi nell’est del Paese
Intanto, le forze ucraine hanno respinto cinque attacchi dell’esercito russo nelle regioni di Donetsk e Luhansk, nell’est del Paese. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Kiev in un nuovo report sui combattimenti in corso.
Secondo Kiev, l’esercito ucraino continua ad impedire alle truppe russe di prendere il controllo di alcune vie di comunicazione strategiche che portano alla capitale. Negli attacchi respinti nel Donbass, si precisa, sono stati distrutti due tank e un blindato e ci sono state diverse vittime russe. L’Aviazione militare ucraina, inoltre, ha annunciato di aver abbattuto quattro aerei, un elicottero e due droni.
Smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl
«Chiediamo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adotti misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e istituire una missione speciale dell’Onu per eliminare il rischio che l’incidente di Chernobyl possa ripetersi a causa delle forze di occupazione russe». Lo ha affermato su Facebook la vice premier ucraina, Irina Vereshchuk, rivolgendosi ai leader dei Paesi «da cui oggi dipende il destino dell’intero mondo civile».