Sul Pd esplode lo scandalo degli alberi tagliati per Jovanotti. A Ravenna l’ira degli ambientalisti
3 Apr 2022 17:59 - di Marta Lima
Anche stavolta gli ambientalisti italiani non lo mollano e contestano l’abbattimento di alberi per far spazio al palco del “Jova Beach Party”: Jovanotti, del resto, li aveva già definiti “una fogna”. Ma in questo caso la bufera travolge anche il Pd, con il sindaco di Ravenna sotto accusa per le autorizzazioni concesse al cantante. Una rissa, l’ennesima, tutta a sinistra, tra i “profeti” del verbo di Greta Thunberg, nel nome dell’ambientalismo integralista. Al punto che l’associazione Italia Nostra se l’è presa con la giunta ravennate del Pd e con il cantante Jovanotti con una nota durissima nella quale si lancia l’accusa di aver distrutto piante protette.
Gli alberi tagliati per Jovanotti sono un boomerang per il Pd
“Nei giorni scorsi, scrive l’associazione Italia Nostra, è giunta, “ai nostri recapiti l’immagine di uno striscione, dove si legge ’65 metri di tamerici abbattuti per Jovanotti in periodo vietato (per nidificazione)’. E così scopriamo che ben sessantacinque metri lineari di piante di tamerici, alte oltre quattro metri, compreso un grande albero al termine del filare, presenti da almeno qualche decennio tra il bagno Ulisse e la zona della sede dell’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia, sono stati rasi al suolo per Jovanotti. Nessun dubbio che l’autorizzazione sia giunta dal Comune, in accordo con gli enti cui compete il demanio marittimo”.
A giudizio di Italia Nostra di Ravenna, “desta sconcerto, per non dire indignazione, che l’autorizzazione sia stata rilasciata nel periodo in cui il regolamento del verde del Comune di Ravenna prevede lo stop a tutti gli abbattimenti o lavori sugli alberi, in quanto periodo di riproduzione dell’avifauna. Una alta barriera frangivento, un patrimonio comune di alberature tipiche delle nostre spiagge sempre più antropizzate, sacrificati per lo show”.
A giudizio di Italia Nostra di Ravenna, “desta sconcerto, per non dire indignazione, che l’autorizzazione sia stata rilasciata nel periodo in cui il regolamento del verde del Comune di Ravenna prevede lo stop a tutti gli abbattimenti o lavori sugli alberi, in quanto periodo di riproduzione dell’avifauna. Una alta barriera frangivento, un patrimonio comune di alberature tipiche delle nostre spiagge sempre più antropizzate, sacrificati per lo show”.
L’imbarazzo e la replica del comune di Ravenna
Il comune di Ravenna, guidato dal sindaco del Pd Michele de Pascale, replica sostenendo che quelle piante abbattute sarebbero di fatto delle specie secondarie: “Gli esemplari di tamerici, della specie Tamarix Africana, rimossi dalla spiaggia di Marina di Ravenna nella zona in cui sarà ospitato il concerto di Jovanotti fanno parte di specie alloctone”, ovvero di specie aliene non caratteristiche del territorio, e verranno ripiantumate. Non avevano nessuna funzione di protezione della pineta dalla ventilazione perché posizionate arbitrariamente in spiaggia in modo trasversale rispetto alla pineta”.
Anche nel 2019 i Jova Beach Party sulle spiagge riminesi erano stati presi di mira da associazioni ambientaliste, in particolare per eventuali rischi per le nidificazioni di una specie protetta.
Proprio il primo aprile scorso, dopo il singolo La Primavera, era uscito l’ep di otto canzoni Mediterraneo, nuovo capitolo del Disco del Sole di Jovanotti. Un lancio del “Jova Beach Party” rovinato… dagli alieni…
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