Anonymous contro Kirill e la chiesa ortodossa russa: gli hacker mettono in rete mail e carte riservate
Il gruppo di hacker Anonymous ha violato il database della Chiesa ortodossa russa, inclusi i documenti personali del patriarca Kirill. Lo ha reso noto lo stesso gruppo di pirati informatici, che dall’inizio della guerra ha preso di mira Mosca e tutte le sue istituzioni.
Gli hacker di Anonymous hanno quindi pubblicato su Internet i dati contenuti in 57,5 mila e-mail di un’organizzazione caritatevole legata alla Chiesa ortodossa russa del patriarca Kirill. Lo hanno fatto tramite DDoSecrets. Inoltre gli hacker sono entrati nella posta elettronica e hanno pubblicato in rete i dati dello studio legale Capital Legal Services e della società statale russa Mosexpertiza. L’operazione di pirateria informatica ha colpito anche il sito internet dell’impianto meccanico russo di Lipetsk, che produce componenti per lanciamissili antiaerei, carri armati e altre apparecchiature militari.
Anonymous prende di mira Kirill e la chiesa ortodossa
Anonymous ha colpito la chiesa ortodossa russa, dopo che il suo patriarca Kirill, ha assunto una posizione favorevole alla guerra, in una sorta di crociata. Ogni cerimonia religiosa cavalca questa narrazione dai toni apocallittici. Lo ha riportato nei giorni scorsi Moscow Times, in un esempio della narrativa del regime di Vladimir Putin sull’invasione in Ucraina, supportata dai vertici del clero ortodosso.
La messa ortodossa per i caduti in Ucraina: “Morti per combattere i diavoli nazisti”
«Ha combattuto contro il male, spiriti satanici, nazisti ucraini, creati dalle corporation multinazionali americane». È con queste parole che padre Gennady Zaridze, ha celebrato le esequie di un soldato di leva russo saltato su una mina a Bucha, vicino Kiev. Il funerale si è svolto in un sobborgo di Voronezh, una area del sud ovest della Russia non lontano dal confine ucraino. Per il soldato caduto, che aveva 21 anni, si è scomodato padre Ghennadi, una celebrità locale, che nel Natale 2015 ha accolto Putin nella sua chiesa. “La distruzione dell’Urss è stata una grande delusione per i russi. Non c’era più legge quando si sono sciolte le repubbliche. Tutto quello che è stato costruito dopo il 1990 è una bugia. Tutto ciò verrà presto alla luce”, ha detto nella sua omelia il sacerdote ortodosso. Il sogno inconfessabile pare questo per tutti i russi: rifare l’Unione sovietica.