Bucha, la Russia alza il tiro: «Le provocazioni ucraine minacciano la sicurezza internazionale»

4 Apr 2022 13:52 - di Viola Longo
bucha russia

Non solo l’accusa all’Ucraina e all’Occidente di aver prodotto una «messinscena», con «video falsi». Di fronte alle immagini dell’eccidio di Bucha, la Russia alza il tiro: le «provocazioni» dell’Ucraina rappresentano, ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, «una minaccia per la sicurezza internazionale».

La tesi di Mosca sulla «messinscena» di Bucha

Lavrov, quindi, ha ribadito la tesi di Mosca secondo la quale i massacri di Bucha sono «una messinscena dell’Occidente e dell’Ucraina sui social network». Già il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva spiegato in conferenza stampa che «la Russia respinge categoricamente qualsiasi accusa di coinvolgimento nel massacro di civili a Bucha». «I diplomatici russi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite continueranno a promuovere la tesi della provocazione a Bucha, si tratta di una questione troppo seria», ha proseguito Peskov, sostenendo che «i fatti e la cronologia di quanto avvenuto a Bucha» non supporterebbero «la versione ucraina».

Il nodo del proseguimento dei negoziati

Mosca, che ha detto di aver chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu «in connessione con la provocazione dell’esercito ucraino e dei radicali nella città di Bucha», ha quindi sostenuto che «il senso del crimine del regime di Kiev è quello di interrompere i negoziati di pace e aumentare la violenza». A mettere in dubbio la trattativa, però, è stata la stessa Mosca. «Non ho ancora informazioni sul programma per il proseguimento dei negoziati», ha detto Peskov, mentre il presidente ucraino Volodomyr Zelensky, in un’intervista alla Cbs, ha detto che «dopo tutte le atrocità commesse in Ucraina, è difficile dire come si possa avere qualsiasi tipo di trattativa con la Russia. Ma come presidente – ha chiarito – devo farle. Tutte le guerre devono finire».

Ucraina e Russia annunciano inchieste su Bucha

Intanto, entrambe le parti hanno annunciato l’apertura di indagini su quanto accaduto a Bucha, sebbene da parte russa siano per dimostrare la tesi della «provocazione». Anche in una nota diffusa dal Comitato investigativo russo, infatti, si legge che le autorità di Kiev avrebbero diffuso «informazioni deliberatamente false» sulle forze armate russe a Bucha. «Ho preso la decisione di creare un meccanismo apposito per investigare e punire ogni crimine commesso dagli occupanti sul territorio del nostro Paese», che consisterà nel lavoro congiunto di «esperti nazionali e internazionali, procuratori, investigatori e giudici», ha invece annunciato Zelensky, a sua volta parlando dell’arrivo dei fatti di Bucha al Consiglio di sicurezza dell’Onu.

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