Bucha, l’Hrw raccoglie le prove della strage per crimini contro l’umanità. I racconti dei familiari
L’orrore di Bucha. Esecuzioni sommarie, torture, deportazioni forzate. Sono questi i “crimini di guerra e potenziali crimini contro l’umanità” di cui Human Right Watch ha raccolto le prove. Sono stati un gruppo di suoi ricercatori a lavorare sodo durante la missione condotta all’inizio del mese a Bucha. La cittadina ucraina occupata dai russi a marzo.
L’Hrw trova le prove della strage di Bucha
“Ci sono diversi possibili crimini di guerra che sono stati commessi. E il loro numero suggerisce che potrebbero essere crimini contro l’umanità. Che sono attacchi diffusi o sistematici contro la popolazione come parte di una politica del governo”. Parola di Richard Weir, ricercatore dell’associazione umanitaria Usa. Che ha partecipato alla missione a Bucha. “La cosa che mi ha colpito di più è che non era quasi possibile camminare senza incontrare qualcuno che aveva assistito ad un possibile crimine di guerra. O che avesse qualche familiare che ne era stato vittima”, ha detto il ricercatore statunitense. “O avevano dovuto seppellire un vicino, un amico o un familiare vicino la loro casa”. La città ha vissuto una quantità straordinaria di morte e dolore.
Le testimonianze di parenti, dottori e infermieri
La missione di Hrw ha intervistato “vittime e testimoni, addetti alle camere mortuarie”. Ma anche dottori, infermieri e autorità locali. E ha raccolto prove per 16 omicidi. Tra i quali nove esecuzioni sommarie e sette “uccisioni indiscriminate di civili”. Ci sono anche due casi di civili feriti dai russi. Tra i quali una bambina di 9 anni colpita a una spalla mentre fuggiva dai soldati russi ed un uomo colpito al collo mentre fumava sul balcone di casa.