Caso Sicilia, La Russa: “Centrodestra in ‘stand by’. FdI sta lavorando per unire. Partendo da Musumeci”

1 Apr 2022 16:53 - di Adriana De Conto
Caso sicilia La Russa

Caso Sicilia. E’ il nodo Musumeci la chiave di volta. Sciolto questo, come un vero e proprio effetto domino, il centrodestra potrà trovare la quadra anche sul comune di Palermo. Nel capoluogo siciliano tutti hanno piazzato il loro candidato più o meno di bandiera. Nell’ordine, la Lega continua a puntare su Francesco Scoma, Fratelli d’Italia è ferma  su Carolina Varchi, gli autonomisti non mollano su Totò Lentini. Mentre Forza Italia ha sì il nome di Francesco Cascio, ma deve prima provare a ricomporre le divisioni interne tra Gianfranco Miccichè e i cosidetti dissidenti. Tali divisioni si sono confermate anche all’ultima riunione dei vertici azzurri dell’Isola, presente la senatrice Licia Ronzulli; nonostante un comunicato ufficiale parlasse dell’impegno di tutti a marciare uniti.

Casi Sicilia, Berlusconi e Meloni d’accordo su Musumeci

Queste le posizioni dei partiti della coalizione, che però sono appese al rebus del presidente della Regione: sono per la conferma di Nello Musumeci Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Scettico sul governatore uscente sarebbe  Matteo Salvini, tant’è che il Carroccio sarebbe pronto a sostenere Nino Minardo, suo segretario regionale. Perplesso sul governatore uscente anche Miccichè. Vanno avanti per la loro strada l’ex rettore Roberto Lagalla, fortemente voluto dall’Udc, e Fabrizio Ferrandelli, che ha già presentato una lista.

Caso Sicilia La Russa: “FdI lavora per unire il centrodestra”

Per sbloccare l’impasse in Sicilia si attende un vertice tra i leader della coalizione, o meglio un chiarimento tra Salvini e Meloni. Ma allo stato attuale delle cose non c’è nessun summit in vista. Sult tema prevale freddezza e nessuno è in grado di prevedere cosa succederà a breve. “E’ tutto in stand by” conferma all’Adnkronos Ignazio La Russa, che tiene le fila da parte di Giorgia Meloni del delicato dossier Sicilia in vista delle prossime scadenze elettorali. Il vicepresidente del Senato ha tenuto a precisare come ”Fratelli d’Italia stia lavorando per ottenere una sinergia nel centrodestra su Messina, Palermo e la Regione’‘. Per il vicepresidente del Senato è giusto riconfermare Musumeci ed è pronto al confronto su tutto il ‘pacchetto’ Sicilia:  ovvero anche su Messina e Palermo.

Caso Sicilia, La Russa: “No alla politica-carciofo. FdI ha un ‘pachetto completo'”

Ignazio La Russa chiede unità. Per il vicepresidente del Senato bisogna iniziare a confrontarsi partendo dalla riconferma di Nello Musumeci. Innanzitutto perchè ”ha fatto bene” e secondo gli ultimi sondaggi è alto il gradimento tra i siciliani. E poi perché ”vale il principio della riconferma degli uscenti che hanno lavorato in maniera positiva”. La Russa spiega all’Adnkronos che Fdi, insieme agli alleati, deve trovare un accordo sul ‘pacchetto’ completo e mette in guardia dalla ‘politica carciofo’: un’espressione che da unpo’ di tempo è assente dal lessico politico ma che il parlamentare di lungo corso utilizza per chiarire un concetto importante: ”Si deve decidere sulla realtà siciliana tutta insieme, Messina Palermo e la Regione; alla luce anche di quello che pensano i siciliani, non solo tenendo conto degli addetti ai lavori”. Fuor di metafora, la Sicilia tutta deve essere al centro della progettualità del centrodestra e non “foglia per foglia”: da un parte Messina, dall’altra Palermo. La politica di prospettiva è un’altra cosa e La Russa la conosce bene.

“Musumeci ha lavorato bene e i siciliani lo vogliono. Va riconfermato”

“Unica cosa certa -avverte infatti – è che non si può pensare di lavorare a foglia di carciofo, fare e disfare… Partiamo dalla Regione. Secondo i sondaggi in mio possesso nessuno dice che Musumeci non ha motivo di essere riconfermato: ha operato 5 anni in trasparenza, senza un avviso di garanzia: ha ottenuto risultati che si possono tranquillamente mettere alla pari con la Lombardia che io conosco bene”. ”Non solo, secondo i sondaggi – dice l’ex ministro tra i fondatori di Fdi – i siciliani non vorrebbero cambiare Musumeci; poi sulla logica che non ha ascoltato molto gli altri partiti. E se fosse vero che non li ha ascoltati, ha sbagliato, anche se qualche volta, in tutta sincerità, ha fatto bene. Musumeci dice che gli altri partiti li ha ascoltati fin troppo, sicuramente ha lavorato bene”. “Pertanto -insiste La Russa- partiamo dalla riconferma di Musumeci. Che certamente adesso è amico di Fdi ma è il capo di un altro partito, ‘Diventerà Bellissima’. Io ritengo sia giusto che venga ricandidato. Non abbiamo pretese sulle altre caselle, ma vogliamo che sia il centrodestra unito a decidere. Noi vogliamo che la coalizione trovi insieme un candidato per la Sicilia, Palermo e Messina. Siamo a disposizione delle forze politiche alleate o alleabili”, assicura ‘l’inviato di Fdi’ nell’Isola.

 

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