“Bruciamo il Corano”: i No Islam infiammano la Svezia. Chi è Rasmus Paludan, il leader del movimento (video)
Continuano i disordini e le proteste in Svezia provocate dalle manifestazioni anti Islam del gruppo di estrema destra Stram Kurs. La notte scorsa si è registrata una terza notte di scontri a Malmo dopo che esponenti del movimento guidato da Rasmus Paludan hanno bruciato una copia del Corano. Nelle proteste provocate dalle manifestazioni dell’estrema destra – che si sono avute anche alla periferia di Stoccolma ed in altre cittadine – almeno 16 poliziotti sono rimasti feriti e diversi veicoli della polizia sono stati distrutti. Analoghi scontri si verificarono nel 2019.
Chi è Rasmus Paludan
Ma chi è Rasmus Paludan, il leader della protesta? Noto per i numerosi video anti-islamici pubblicati su YouTube, ha fondato ‘Stram Kurs’ nel 2017 ma alle elezioni del 2019 non ha superato la soglia del 2% necessaria per accedere al Parlamento. Paludan chiede la messa al bando dell’Islam e l’espulsione di tutti i “richiedenti asilo non occidentali” dalla Danimarca. Il quarantenne, che nel 2020 ha assunto anche la cittadinanza svedese, ha più volte bruciato il Corano in piazza come “tributo alla libertà di parola”.
Allarme nei Paesi musulmani per le proteste in Svezia
Le proteste contro l’Islam in Svezia stanno allarmando anche Paesi di fede musulmana: oggi il ministero degli Esteri iracheno ha convocato l’incaricato d’affari svedese a Baghdad affermando che questo tipo di incidenti possono avere “gravi ripercussioni” nei rapporti tra gli svedesi e le comunità musulmane. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh ha protestato con il governo svedese affermando di ritenerlo “responsabile” della “deliberata reiterazione di atti contro l’Islam” che “ha ferito i sentimenti dei musulmani in quel Paese e nel mondo”. Chiedendo “una reazione immediata, forte e chiara nei confronti dei colpevoli”.
Hanno ragione questi musulmani a chiedere che la Svezia intervenga contro chi brucia il corano. Anch’io chiedo che i paesi musulmani intervengano contro chi brucia chiese o uccide i cristiani nei loro paesi! Quando loro lo faranno…
Conosco abbastanza bene la cultura islamica. Ho lavorato molti anni in paesi mussulmani e non ho mai avuto problemi con loro fintanto che non mi veniva in mente di parlare di religione. Ho dovuto così prendere atto che con un mussulmano è praticamente impossibile avere un confronto su questo argomento. Oggi come volontario pensionato insegno in un doposcuola parrocchiale che ha una discreta presenza di alunni di fede mussulmana.
Per dare a tutti la possibilità di recitare la preghiera di inizio lezione abbiamo pensato di recitare una preghiera scritta da noi insegnanti, che abbiamo denominata preghiera di “Abramo”. L’ idea è piaciuta a tutti cristiani e mussulmani, e così procediamo. Sulla base di queste mie esperienze e sui fatti di cronaca conosciuti il mio parere è il seguente. il nostro modello di vita occidentale è incompatibile con quello di un mussulmano. E’ pertanto necessario evitare che si formino comunità allargate di mussulmani nei nostri paesi. La singola famiglia mussulmana non potrà mai presentare un pericolo se le nostre strutture sociali assolveranno il loro compito che è quello della integrazione.