Controffensiva ucraina in Russia: colpita Belgorod. Zelensky rimuove due generali traditori
Il governatore russo di Belgorod ha accusato le forze ucraine di aver attaccato un deposito di petrolio. Vyacheslav Gladkov ha detto sul suo canale Telegram che un raid aereo condotto da due elicotteri ucraini ha colpito il deposito, provocando un incendio. Belgorod si trova appena a nord del confine con l’Ucraina.
In particolare, sono 8 i serbatoi di petrolio in fiamme nel deposito di Belgorod, città al russa al confine con l’Ucraina, dopo il raid aereo attribuito da Mosca alle forze ucraine. La Tass, che cita una fonte del ministero per le Emergenze, riporta che al lavoro per lo spegnimento degli incendi sarebbero impegnati in questo momento 170 uomini e 50 mezzi.
Oltre al raid su Belgorod, Kiev specularmente a Mosca, deve affrontare anche la fronda interna. “Traditori”: con questa accusa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimosso due generali, secondo quanto da lui stesso annunciato la scorsa notte. “Oggi è stata presa un’altra decisione riguardante gli anti eroi – ha detto – Adesso non ho tempo di trattare con tutti questi traditori, ma gradualmente saranno puniti”.
Dal raid su Belgorod alla rimozione di due generali accusati di “tradimento”
I generali degradati sono l’ex capo del dipartimento principale del servizio di sicurezza interno (Sbu), Naumov Andriy Olehovych, e l’ex capo del servizio di sicurezza nella regione di Kherson, Serhiy Oleksandrovych. “Questi militari che non hanno deciso dov’è la loro madrepatria – ha denunciato il presidente – e hanno violato il giuramento di fedeltà al popolo ucraino per la protezione dello stato, della sua libertà e indipendenza. Verranno inevitabilmente privati del loro grado militare”.
Tra le accuse di Kiev a Mosca di queste ore, spicca una in particolare. Le forze russe avrebbero confiscato 14 tonnellate di aiuti umanitari caricati su 12 bus diretti a Melitopol, nel sud dell’Ucraina. Lo ha detto la vice premier di Kiev Iryna Vereshchuk: “Stiamo negoziando per il rilascio dei bus e perché i residenti di Melitopol possano essere evacuati oggi usando quei mezzi”.
Il Pentagono prevede un conflitto più ampio e prolungato
La riorganizzazione degli sforzi militari della Russia nel Donbass potrebbe prefigurare un conflitto “più ampio e prolungato”, dato che le forze ucraine stanno opponendo una feroce resistenza in questa regione dell’Ucraina. Lo afferma alla Cnn un alto funzionario del Pentagono. “Da otto anni combattono per quella regione”, dice la fonte a proposito del Donbas. “Gli ucraini conoscono molto ma molto bene il territorio. Hanno ancora molte forze là e combattono molto duramente per quella zona. Solo perché (i russi) danno la priorità e dispiegano più truppe ed energia là, non significa che per loro sara’ facile. Potrebbe essere il presagio di un conflitto più prolungato, più esteso. I russi, invece, cercano di fare qualche progresso. E forse anche avere qualche fiches per il tavolo dei negoziati”.