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Corruzione, Michele Iorio assolto con formula piena. L’ex governatore: «Contro di me tortura giudiziaria»

Politica - di Luciana Delli Colli - 20 Aprile 2022 - AGGIORNATO 20 Aprile 2022 alle 20:08

Assolto «per non aver commesso il fatto». L’ex presidente della Regione Molise, Michele Iorio, era a processo dal 2016 e sotto inchiesta dal 2014 per quello che era stato denominato “Sistema Iorio”, un ipotetico complesso sistema di favoritismi e corruzione cui l’accusa aveva dato il suo nome. Con le ipotesi di reato di corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, falsità materiale e ideologica, estorsione, violenza privata, bancarotta e ricettazione, le persone a giudizio erano 16, tra politici, imprenditori, editori, dirigenti regionali e di enti sub regionali e funzionari dell’Asrem, l’azienda sanitaria del Molise. Tutte, tranne due, sono state assolte.

I giudici smontano la tesi del “Sistema Iorio”

Gli episodi contestati risalgono a una decina di anni fa, quando Michele Iorio era presidente della Regione. Il fascicolo metteva insieme varie ipotesi, dall’elargizione di denaro a mezzi di informazione “compiacenti” alla gestione della Protezione civile e della Sanità, passando per un concorso pubblico truccato, il tutto per delineare, come scrisse l’accusa, i contorni di un «disegno criminoso», quel supposto “Sistema Iorio”, che avrebbe trovato nell’allora governatore il suo punto di raccordo. Una tesi accusatoria smentita dai giudici di Campobasso, che hanno risposto con l’assoluzione alla richiesta di sei anni di reclusione formulata dall’accusa. Gli unici due condannati sono stati l’ex editore Ignazio Annunziata, a 12 anni di reclusione, e l’ex direttore dell’Azienda sanitaria regione Angelo Percopo, a 4 anni.

Michele Iorio: «Contro di me tortura giudiziaria»

«In questi anni mi sono dovuto difendere in 23 differenti processi, tutti conclusi con delle assoluzioni. Posso dire che nei miei confronti c’è stata una tortura giudiziaria», ha commentato Iorio. «La giustizia però alla fine ha trionfato e per questo oggi sono molto soddisfatto», ha aggiunto l’esponente di FdI, sottolineando che «si chiude un incubo durato dieci anni, ho subito una attività investigativa che ha mirato essenzialmente alla distruzione della mia persona, soprattutto sotto l’aspetto politico. Oggi per me – ha concluso Iorio – è una nuova nascita e spero di poter dare e fare ancora qualcosa di utile per questa Regione». Secondo quanto riferito dal QuotidianoMolise, infatti, Iorio avrebbe espresso la volontà di ricandidarsi.

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di Luciana Delli Colli - 20 Aprile 2022