Crisi energetica, Boris Johnson corre ai ripari: Londra progetta 7 nuove centrali nucleari

4 Apr 2022 16:47 - di Vittorio Giovenale
nucleare Londra

Il governo di Londra prevede di costruire fino a sette nuove centrali nucleari entro il 2050 come parte degli sforzi per sviluppare le proprie fonti di elettricità e non fare affidamento su paesi terzi o fonti di energia non rinnovabili, secondo il Telegraph. Secondo Kwasi Kwarteng, il Segretario di Stato britannico per gli affari, l’energia e l’industria (Beis), in un’intervista al giornale, il paese sta progettando di costruire “sei o sette” impianti nucleari, due dei quali sarebbero costruiti prima del 2030, e un altro entro il 2024, prima delle prossime elezioni parlamentari.

A tal fine, il governo britannico ha accettato di istituire un programma, chiamato “Great British Nuclear”, per ridurre la burocrazia e quindi accelerare il processo di pianificazione di nuove centrali nucleari. Secondo i dati del Dipartimento per gli Affari, l’Energia e l’Industria a cui “The Telegraph” ha avuto accesso, questi impianti potrebbero produrre tra il 15 e il 25 per cento dell’elettricità del paese.

Londra e le 7 nuove centrali nucleari per eludere la dipendenza dalla Russia

“L’idea è che, dato quello che Putin sta facendo, non vogliamo vivere in un mondo in cui siamo dipendenti dagli idrocarburi russi. E all’interno di questo, guardo all’eolico offshore, e in particolare al nucleare, come modi in cui possiamo effettivamente avere capacità di generazione di elettricità qui nel Regno Unito”, ha spiegato Kwarteng. Il Segretario di Stato britannico ha anche riconosciuto di essere in qualche modo invidioso della Francia, che genera gran parte della sua elettricità da centrali nucleari. “È costato loro una fortuna, ma ha dato loro una misura di indipendenza che è invidiata, francamente, da altri popoli del continente”, ha confessato.

Confindustria Piemonte: “Il nucleare non va escluso a priori”

“Credo che oggi nessun tema sia da non approfondire”. Così il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, a margine del convegno ‘Le priorità di sviluppo per le imprese’, promosso da Confindustria Piemonte e Intesa Sanpaolo , a proposito dell’impiego del nucleare come possibile forma di energia alternativa

“Sicuramente c’è qualcosa che può essere fatto con più velocità però credo che a livello europeo bisogna guardare al futuro con grande attenzione non scartando a priori alcuna possibilità”, ha aggiunto.

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