Dopo la gaffe su Orban, arriva il vaticinio sulla Le Pen. Letta: «Se vince, spiana la strada a Putin»
Ci vuole un bel coraggio verbale e una bella paura che l’Eliseo finisca nelle mani “sbagliate” per invocare Vladimir Putin nella contesa delle presidenziali francesi. Che si svolgeranno tra due settimane. Eppure Enrico Letta lo fa. Con scarso senso del ridicolo, il leader dem denuncia la possibile escalation russa in caso di sconfitta del presidente uscente, Emmanuel Macron.
Letta: la vittoria della Le Pen spiana la strada a Putin
“Se il 24 aprile ci fosse la vittoria di Le Pen sarebbe il più grande successo di Putin”, dice Letta dai microfoni di Sky Tg24. “Potrebbe anche fermare i carri armati, perché avrebbe vinto la battaglia principale: entrare nel cuore dell’Europa con i suoi amici come Le Pen”. Proprio così, il leader del Partito democratico, che dovrebbe conoscere bene Parigi dove si è ritirato dopo il ben servito ricevuto da Matteo Renzi, si lascia andare a una previsione nefasta (per lui). E al solito bau bau contro il pericolo sovranista, la democrazia in pericolo e tutto il resto. Sovranismo che, neanche a dirlo, fa rima con lo zar di Mosca.
La gaffe su Orban e la speranza nel ‘miracolo’
A parte le pessime doti veggenti di Letta, agitare lo spauracchio di una vittoria della leader di destra, dipinta come una erinni, non è particolarmente originale. Né credibile. Il mite Enrico non è nuovo a gaffe e previsioni ridicole nel panorama internazionale. L’ultimo scivolone risale a Orban. Poche ore prima del plebiscito elettorale che ha confermato Viktor Orban presidente della Ungheria, Letta favoleggiava di clamorose sconfitte delle destre. O almeno ci sperava. La vittoria elettorale del premier uscente, invece, ha aggiudicato al primo ministro un quarto mandato a capo del governo. La sinistra italiana elabora male il lutto.
La paura di perdere e il nervosismo per la guerra
In prima fila anche allora Letta. Che su Twitter, a elezioni in corso, cinguettava di miracoli. Col fiato sospeso oggi, sperando in un miracolo nelle urne“, scriveva il segretario dem. Accompagnando il posto con l’hashtag #Orbanout. Il popolo ungherese però non ha seguito le sue preghiere. Il miracolo lettiano non è avvenuto. E anche su Marine Le Pen, che sfida Macron, potrebbe non avverarsi. Un consiglio: lasci perdere Putin e la guerra in Ucraina. Che è un affare tremendamente serio e drammatico. Che solo un leader in difficoltà può appaiare alle prossime presidenziali francesi.