Draghi, il tampone è negativo ma il premier è sempre più “debole” su armi, gas, bonus e bollette

27 Apr 2022 13:06 - di Lucio Meo

Tampone Covid negativo per il premier Mario Draghi, che oggi lascerà la residenza umbra di Città della Pieve per tornare a lavoro a Palazzo Chigi. Una buona notizia, forse l’unica, quella arrivata da pochi minuti a Palazzo Chigi, dove il premier ha ripreso il suo lavoro in presenza, dopo aver lavorato nei giorni scorsi da remoto, dalla residenza umbra di Città della Pieve.

Draghi e l’agenda di impegni e trappole

Oggi sono in programma una serie di riunioni, a partire dall’incontro di aggiornamento con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Al centro del lavoro del presidente del Consiglio, il decreto sugli aiuti alle imprese e alle famiglie e il pacchetto energia. L’agenda di Draghi è fitta di impegni ma nulla è ancora certo sul fronte della possibile trasferta a Kiev per incontrare Zelensky.

Il 3 maggio il premier volerà a Strasburgo: sarà la prima volta del presidente del Consiglio davanti ai 705 eurodeputati della Plenaria, un’occasione in cui potrebbe tornare d’attualità la proposta di un tetto europeo al prezzo del gas, argomento sul quale, ancora oggi, e nel giorno delle speculazioni dovute al blocco dei rifornimenti russi a Polonia e Bulgaria, la Ue non sembra avere intenzione di ascoltarlo.

Il gas russo e le bollette rincarate

Oggi, intanto, Draghi è atteso da un Consiglio dei ministri molto impegnativo, nel quale dovrebbe dare il via libera a nuovi aiuti a imprese e famiglie nonché a un nuovo pacchetto energia. L’ipotesi sul tavolo, allo stato attuale, è quella di un doppio binario, con due decreti legge all’attenzione del Cdm: da un lato gli aiuti, dall’altro le misure anti-rincari compresa la proroga del taglio delle accise sui carburanti al 30 giugno. Notevoli, nelle ultime ore, anche le frizioni nella maggioranza sul rifinanziamento dei bonus.
A margine, le polemiche sull’invio di armi a scopo “difensivo” innescate da Conte e il M5S. Un’altra spina nel fianco per il premier, che anche alla luce di questi distinguo potrebbe decidere di cancellare il progetto di una trasferta a Kiev per manifestare solidarietà a Zelensky.

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