Epatite pediatrica, l’Ecdc: «I casi segnalati in tutto il mondo sono 190. Resta ignota la causa»

26 Apr 2022 14:09 - di Redazione
Epatite

Preoccupa sempre di più il diffondersi di casi epatite pediatrica di origine sconosciuta che sta colpendo da giorni bambini precedentemente sani. I dati relativi alle segnalazioni di questa patologia – spiega in un aggiornamento fornito in conferenza stampa Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) – «sono ancora fluidi, a volte non molto precisi perché ci sono verifiche da fare, ma siamo a circa 190 casi segnalati in questo momento in tutto il mondo e circa 40 nell’Ue/Spazio economico europeo».

Nella Ue sono 40 i bambini affetti da epatite

«Il Regno Unito – ha ricordato Ammon – è stato il primo Paese a lanciare un allarme all’inizio di aprile e ha segnalato più di cento casi, ora più Paesi hanno fatto segnalazioni tra cui 10 nazioni dell’Unione Europea e/o dello Spazio economico europeo, ma anche Israele e Stati Uniti». Molti di questi bambini, ha evidenziato Ammon, hanno avuto un’epatite grave, diversi hanno avuto insufficienza epatica e alcuni hanno richiesto un trapianto di fegato, segno di quanto sia severa la condizione. Le indagini sono in corso in tutti i Paesi che segnalano casi, ma al momento la causa esatta di questa epatite rimane ancora sconosciuta».

Giovedì è previsto un nuovo aggiornamento

Le solite epatiti da A a E, ha aggiunto la direttrice Ecdc, «sono escluse e le autorità sanitarie pubbliche stanno ora esaminando possibili cause e fattori. Le indagini in questo momento puntano su un collegamento all’infezione da adenovirus. Continueremo a monitorare, anche con l’Oms, per capire cosa c’è dietro. Finora non c’è alcun collegamento tra i casi di epatite pediatrica e anche nessuna associazione con viaggi. Stiamo lavorando- ha concluso Ammon – a una rapida valutazione del rischio che prevediamo di pubblicare giovedì».

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