Foibe, a Roma un consigliere nega lo stupro di Norma Cossetto. FdI: Gualtieri si faccia sentire
Sulle foibe e la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata il negazionismo è duro a morire. Anche nella Capitale, anche nelle pieghe dei municipi di Roma Capitale. Il consigliere del primo municipio (Centro storico) Federico Auer, di Sinistra civica ed ecologista, ha pubblicamente negato che Norma Cossetto abbia subito uno stupro prima di essere barbaramente assassinata. “Dichiarazioni che mortificano non solo l’intero parlamentino del primo municipio di Roma. Ma tutte le istituzioni che rappresentano la città”. Cos’ in una nota congiunta, il capogruppo alla Regione Lazio di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera, il presidente della commissione Trasparenza in Campidoglio Andrea De Priamo e la consigliera capitolina di FdI Lavinia Mennuni.
Foibe, la sinistra nega lo stupro di Norma Cossetto
“Probabilmente il consigliere municipale di Sinistra per Roma oggi si è voluto contraddistinguere per oltraggio alla memoria di una povera ragazza”, si legge nel comunicato. “Oltre a non conoscere la storia della studentessa istriana, ha perso un’importante occasione per tacere. Specie oggi che non passa giorno senza che, a causa della guerra in Ucraina, molte donne siano violentate e uccise. Affermare una cosa simile meriterebbe una netta presa di posizione da parte del presidente del I municipio. E del sindaco di Roma, Gualtieri“.
Mollicone: Gualtieri prenda le distanze
Anche Federico Mollicone, deputato di FdI, è sceso in campo. “Le dichiarazioni del consigliere di Sinistra Civica ed Ecologista sono un insulto alla memoria di Norma Cossetto. Negare la veridicità delle violenze subite, solo per manifestare il dissenso nei confronti di una targa commemorativa, è un atto scandaloso. Che infanga la storia di una giovanissima stuprata solo perché italiana. Un fatto reso ancora più grave da una totale indifferenza da parte della maggioranza di sinistra. Crediamo – conclude Mollicone – soprattutto in questi giorni di guerra, che Norma Cossetto potesse diventare un simbolo per tante donne. Che, per non rinnegare il loro amor di patria, sono diventate vittime di stupri. Il sindaco Gualtieri prenda le distanze e condanni certe affermazioni“.