Fondazione Tatarella e la lezione di Pinuccio a FdI. “Il conservatorismo non è più un tabù”

29 Apr 2022 8:27 - di Alessandra Danieli

Alla vigilia della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia che si aprirà domani, la Fondazione Tatarella esprime soddisfazione per la centralità assunta nel dibattito politico italiano del termine conservatore. E del concetto di conservatorismo. La crescita di Fratelli d’Italia e la svolta conservatrice di Giorgia Meloni, a livello italiano ed europeo, sono un segnale importante per una nazione come l’Italia. Che, pur avendo un’importante tradizione culturale e storica in ambito conservatore, non ha mai avuto un grande partito che si definisse tale.

Fondazione Tatarella: il termine ‘conservatore’ finalmente al centro del dibattito

“Da vari anni con la Fondazione Tatarella stiamo portando avanti un percorso culturale e metapolitico per sottolineare la necessità di un conservatorismo di matrice italiana”. Così  il presidente e il vicepresidente della Fondazione Tatarella, Francesco Giubilei e Fabrizio Tatarella. “Perciò – aggiungono – la conferenza programmatica di Milano rappresenta un momento importante anche alla luce del coinvolgimento non solo del mondo politico ma anche culturale, economico, dei ceti produttivi. Un percorso che riprende la lezione di Pinuccio Tatarella. Quella di aprirsi a nuovi mondi senza però dimenticare i propri valori”.

Francesco Giubilei domani alla conferenza programmatica di FdI

“La Fondazione  – concludono Giubilei e Fabrizio Tatarella –  anche grazie all’archivio e alla biblioteca nella sede di Bari lavora per costruire un retroterra culturale e valoriate al mondo conservatore imprescindibile insieme al percorso politico”. Tra gli interventi previsti sabato mattina alla conferenza programmatica di FdI anche quello di Francesco Giubilei nel panel dedicato all’Europa. Giubilei è autore del libro Giorgia Meloni. La rivoluzione dei conservatori. Che racconta l’evoluzione conservatrice di Fratelli d’Italia. Il volume è stato tradotto in Spagna dall’editore Homo Legens (è il primo libro pubblicato fuori dall’Italia dedicato a Giorgia Meloni).

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