Francia, la Meloni sferza i media: «Prima coccolavano la Le Pen, ora è di nuovo il “mostro”»
«Io critico questa costruzione europea, propongo un’Europa confederale piuttosto che un’Europa federale e ti dicono sei un nemico dell’Europa…». Ha risposto così Giorgia Meloni ai giornalisti che le chiedevano un giudizio sullo stato di salute dell’Unione, anche alla luce del ballottaggio per l’Eliseo tra l’uscente Emmanuel Macron e la sfidante Marine Le Pen. Il primo turno elettorale delle presidenziali francesi ha riacceso l’interesse dei media per il futuro della Ue. ma la valutazione della leader di Fratelli d’Italia, oggi a Verona per il Vinitaly, è coerente con la sua impostazione di sempre. Anche a costo di non piacere alla “gente che piace”, cui piace descriverla come una leader anti-Ue.
La Meloni commenta le presidenziali francesi
«No – ha obiettato la Meloni –, forse non sono io che sono nemico dell’Europa perché per me l’Europa dovrebbe essere un gigante politico e un nano burocratico. E invece noi oggi abbiamo un gigante burocratico e un nano politico. L’abbiamo visto anche nelle vicende ucraine». Le parole della Meloni colgono nel segno: esiste una parte della politica, nazionale ed europea, del tutto disconnessa dalle reali esigenze dei cittadini. Ne è esempio proprio la Francia: la somma tra astenuti (26 per cento) e voti alla Le Pen (23) a Melenchon (22) e a Zemmour (7) fa emergere un’insoddisfazione incredibilmente diffusa. «Vogliamo parlare di quelli che ti dicono che va tutto bene e poi ci sono milioni di persone che votano in modo diverso perché chiedono risposte che l’attuale mainstream non è in grado di dare. Questo – sottolinea la presidente di FdI – è il problema».
«Finora Marine andava bene in quanto anti-Zemmour»
Ma c’è di più. E l’esempio arriva ancora dalle presidenziali d’Oltralpe. «Il fatto di bollare sempre chi prova a fare delle critiche come un impresentabile, non dico solo dei politici ma delle decine di milioni persone che li votano, è ridicolo ed è cinico – ha spiegato la Meloni –. Prova ne sia che durante il primo turno la stampa mainstream ha coccolato la Le Pen in funzione anti-Zemmour perché più funzionale al ballottaggio contro Macron. Da ieri che sta al ballottaggio è tornata a essere il mostro. Ma veramente – ha concluso – crediamo ancora a tutte queste idiozie?».
«Al ballottaggio nessuno mi rappresenta»
Significativo è anche il passaggio sulla valutazione politica dell’esito delle presidenziali francesi. «Io – ha ricordato la Meloni – guido la famiglia dei conservatori europei. In Francia non ci sono al ballottaggio che rappresentano il partito guidato da me, ma – ha aggiunto – se si prendono tutti i candidati potenzialmente di centrodestra e si facesse un’alleanza ampia come quella che ci può essere in Italia, ci sarebbe maggioranza».