Biden bocciato dagli americani: dopo la guerra è diventato il presidente meno amato dal 2001
Joe Biden è diventato ufficialmente il presidente meno amato dagli americani degli ultimi (almeno) 20 anni. Secondo l’ultimo sondaggio, effettuato nel pieno della guerra in Ucraina, solo il 33% degli elettori lo promuove a fronte di un 54% che lo boccia su come sta conducendo il suo lavoro. I ricercatori dell’Università di Quinnipiac hanno intervistato 1.412 adulti statunitensi dal 7 all’11 aprile con un margine di errore del 2,6%. E la bocciatura è impietosa e senza precedenti.
Biden ai minimi storici nel gradimento degli americani
I giornali americani sono ora in attesa del sondaggio dello storico istituto Gallup, che non non ha ancora diffuso i suoi dati relativi ad aprile. Secondo Gallup il momento più basso della popolarità del presidente dem è stato registrato nella prima metà di gennaio 2022 (40%). Questi dati sono addirittura peggiori.
Tanto per avere una pietra di paragone, Trump aveva raggiunto il punto più basso del suo mandato all’indomani della rivolta di Capitol Hill del 6 gennaio. In quel caso, era precipitato al 34 per cento. Ebbene, aveva comunque un punto in più rispetto ai consensi degli americani per Biden oggi. Il presidente americano viene pesantemente criticato anche sulla gestione della guerra in Ucraina. In questo caso, incassa il 39% dei consensi degli americani per la sua condotta. Tuttavia, quasi la metà degli americani (il 48 per cento) non ha affatto approvato la gestione della risposta americana rispetto all’invasione russa dell’Ucraina. Sul conflitto, gli elettori vedono nero. Per il 74 per cento degli americani, «il peggio deve ancora venire».
Trump aveva oltre 6 punti in più rispetto al dem
Con questa percentuale, Biden si conferma il presidente più impopolare da almeno 20 anni. Allo stesso punto della sua presidenza, il tasso di approvazione dell’ex presidente Donald Trump era al 39 per cento (dati Gallup). Nell’aprile 2010, l’ex presidente Barack Obama era invece al 48 per cento. George W. Bush, ancora sull’onda emotiva dell’11 settembre, aveva un indice di approvazione del 75 per cento.