Guido Crosetto: «Non c’è nulla di nostalgico, la politica degli slogan ha fatto troppi danni»
«Sono la coscienza critica di me stesso e come lo faccio con me, lo faccio da amico anche con Giorgia. La cosa più importante è che un partito si trovi non per parlare di se stesso ma del compito fondamentale della politica, cioè studiare, analizzare la situazione e proporre all’elettorato soluzioni per cambiare, per innovare, per costruire un futuro». Guido Crosetto in un’intervista a Il Giornale parla della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia che si svolge a Milano. «Si parla di temi che possono interessare una qualunque forza di governo, dall’Europa a che cosa significa essere una nazione. È chiaro che non c’è nulla di nostalgico e che la politica degli slogan ha già fatto i suoi danni».
Crosetto: «L’unica rimasta fedele alla vecchia alleanza è la Meloni»
Su che cosa si potrebbe ritrovare il centrodestra? «Provando a scrivere un programma per il Paese. In questo modo si costringerebbe il centrosinistra a fare altrettanto. Ma ho l’impressione che molti preferiscano mantenersi sotto l’ala di un tecnico, perché consente onori come auto blu e scorte ma senza oneri. L’unica rimasta fedele alla vecchia alleanza è la Meloni. Lega e FI hanno accettato anche alleanze di governo più innaturali».
Sulla guerra in Ucraina FdI ha sempre avuto una posizione chiara e coerente»
E poi ancora: «Per fortuna dall’appuntamento è bandita la politica politicante, perché non si tratta di parlare di persone ma di cose da fare, di un programma per invitare gli altri a confrontarsi». Infine, sulla guerra in Ucraina. «FdI, pur non avendo responsabilità di governo, ha sempre avuto una posizione chiara e coerente sul tema. Il problema ora è capire come trovare una strada per ricomporre pacificamente la situazione, tenendo conto che trattiamo con Putin, che può qualunque cosa, compreso sedersi al tavolo di una trattativa o tirare una bomba nucleare».