I comunisti italiani nostalgici ritrovano il “compagno Putin”: «Lotta contro l’imperialismo»
“Non è mai esistita una guerra del bene contro il male, questo è un imbroglio, è propaganda. Le categorie della guerra sono sempre state le questioni economiche, le razzie, le conquiste, le rapine. Non ci sono mai state guerre di buoni contro i cattivi. Dire che Zelensky è il bene e Putin il male è un’offesa all’intelligenza umana”. A parlare è Pietro Vangeli, segretario nazionale dei Carc, Comitati di appoggio alla Resistenza per il Comunismo. Neanche a dirlo il commento al conflitto ucraino-russo è un atto d’accusa alla Casa Bianca e all’Occidente. “Quella in corso – dice il comunista di provata di fede partigiana – “è una guerra preparata dalla Nato da 20 anni. Con l’accerchiamento della Russia. È una guerra ‘organizzata’. Nel senso che è da almeno 10 anni che gli Stati Uniti e la Nato armano e formano l’esercito ucraino. E hanno creato un percorso anche attraverso il colpo di stato del 2014”.
Il capo dei Carc fa il tifo per Putin
Insomma Putin da aggressore, spietato come si vede dalla cronaca della mattanza di Bucha, diventa la vittima dell’aggressività della Nato. “Persino il Papa ha detto che è una guerra dei potenti in cui la popolazione muore”, incalza Vangeli. “E le masse popolari subiscono tutte le catastrofi conseguenti. Mentre gli oppressori, i ricchi e gli oligarchi la fanno franca, anzi, con le guerre si arricchiscono. Non a caso oggi i capitalisti e gli imperialisti stanno facendo già i conti su come ricostruire l’Ucraina. Tutti vogliono partecipare al tavolo per spartirsi il boccone”. Insomma lo zar di Mosca è uno statista e chi va a combattere nel suo nome è un eroe. Il segretario nazionale dei comunisti e dei ‘resistenti’ plaude al miliziano Edy Ongaro. Andato a combattere in Donbass a fianco dei miliziani separatisti russi e rimasto ucciso da una bomba a mano. “Ongaro è un eroe. Oggi chi lotta contro l’oppressione, lo sfruttamento. La miseria e la guerra imperialista è un eroe. Così come sono eroi gli operai che tutti i giorni vanno in fabbrica. E muoiono sul lavoro. Invece gli eroi celebrati dalla borghesia e dai mass media sono Zelensky e compagnia”.
Mosca combatte l’imperialismo Usa e della Ue
Più realistico e meno ideologico, per fortuna, sulle questioni interne. “La sinistra italiana è allo sbando, ma non da oggi, ormai da decenni. Un po’ è al carro del Pd. Che è il partito più schierato a favore delle guerre. Di tutte le guerre. Non dimentichiamo mai che nel 1999 è stato il governo D’Alema a partecipare ai bombardamenti di Belgrado e della Serbia. Non a caso poi una buona parte finge di opporsi ma poi entra nel Pd. Giudizio netto anche sui 5Stelle. “Spaccati a metà. Una parte giustamente si è opposta alla partecipazione alla guerra. E all’invio di armi. Ma è minoritaria. Il governo del M5S è stato assorbito dal sistema di potere contro cui ha lottato per anni”. Come si esce dal tunnel della guerra? “L’Italia innanzitutto deve cacciare Draghi. I comunisti devono cacciare la classe governante che porta la Terza guerra mondiale”. Contemporaneamente, però, fermare la Nato. “E la politica guerrafondaia di annessione commerciale, economica e finanziaria degli imperialisti statunitensi ed europei”. Putin, scava scava, non solo non è il male, ma è il migliore. “Putin tenta di fermare la politica aggressiva economica, finanziaria e militare dell’imperialismo degli Stati Uniti, della Nato e dell’Unione europea“.