“Il 25 aprile l’Italia fu liberata dall’occupazione comunista”. Il lapsus della vicesindaca scatena la sinistra (video)

27 Apr 2022 11:25 - di Lucio Meo

La chiamano gaffe, in realtà trattasi di lapsus. Solo che a commetterlo è stato un assessore di una giunta “di destra”, quella di Nardò, in provincia di Lecce, guidata dal sindaco “irregolare” Pippi Mellone, pupillo – tra mille polemiche a sinistra – del governatore Michele Emiliano. Nella celebrazione del 25 aprile, festa della Liberazione, a Nardò,  alla vice sindaca Maria Grazia Sodero, intervenuta al posto del sindaco Pippi Mellone – assente per la sesta volta consecutiva alle celebrazioni istituzionali – è scappato un monito contro… l‘occupazione comunista. Un lapsus, quanto basta per scatenare le polemiche della sinistra, che in quella frase, ripresa in un video su Youtube, hanno visto una trama nera per gettare confusione, e fango, sulla grande giornata dei partigiani…

Il lapsus sul 25 Aprile e il chiarimento (vano) della vicesindaca

Il “misfatto” lo ha spiegato la diretta interessata su Fb. “Nella giornata di oggi ho partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, alla manifestazione organizzata per la celebrazione della festa della Liberazione. Liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista. Per un banale lapsus, invece di “nazista”, ho detto “comunista”, che ovviamente non ha alcun senso logico o storico. Questo è. Del resto, basta ascoltare il discorso nella sua interezza per afferrarne il senso chiaro e univoco… Al di sopra di ogni lapsus. Chi in queste ore sta facendo acrobazie ideologiche per giungere chissà dove, è in malafede. Oltre che disperato”, ha scritto la vice-sindaca Sodero.

Le accuse del Pd alla vice-sindaca

Disperato? A chi si riferiva la vice-sindaca? Forse a Lorenzo Siciliano, capogruppo consiliare del Pd, che era passato subito all’attacco, anche del sindaco. “Non aver mai partecipato, scientemente, alla giornata della liberazione dell’Italia dall’oppressione del regime fascista ha un significato ben preciso, cioè quello della negazione. Si è anche astenuto dallo scrivere un messaggio alla comunità, ai ragazzi e alle ragazze che si sarebbero aspettati parole chiare sul valore della resistenza, da parte del proprio sindaco. Ed invece sono costretti ad assistere allo sberleffo alla città con la delegata vice sindaca che in piazza afferma che “l’Italia è stata liberata dall’occupazione comunista”.

La manifestazione si era svolta in piazza Salandra, davanti al folto pubblico composto dalle associazioni d’arma, amministratori e cittadini. Poco prima la stessa Sodero aveva deposto una corona in ricordo di Giacomo Matteotti, don Giovanni Minzoni, Giovanni Amendola e dei martiri delle Fosse Ardeatine. Non è bastato, agli occhi della sinistra. Quel lapsus l’ha condannata…

 

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