Il “mite” Letta si scatena contro Putin: «L’inflazione è colpa di Mosca, non degli ucraini che resistono»
“L’inflazione ci accompagnerà nei prossimi mesi. Noi vorremo che così non fosse ma dobbiamo esse consapevoli che rischiamo una situazione per colpa della guerra di Putin, non della resistenza ucraina”. Parole dure quelle di Enrico Letta dai microfoni di Agorà. Il “mite” segretario del Pd si scatena contro le responsabilità di Mosca per la stagnazione economica. E le previsioni nere sull’inflazione. “Voglio respingere un messaggio”, dice parlando alla sinistra filo Putin. “La colpa non è della resistenza all’invasione. La colpa è di chi ha invaso”.
Letta: la colpa dell’inflazione è di Putin
“Chiediamo al governo di fare di più“, aggiunge Letta. Reduce dalle pesanti contestazioni durante le celebrazioni milanesi del 25 Aprile. “Ci aspettiamo questa settimana un intervento per proteggere i salari, il potere acquisto. Sull’inflazione e poi anche qualcosa di più strutturale”. Dopo l’avvertimento a Mario Draghi (che non ne sarà troppo preoccupato) arriva la parte propositiva. Sulla questione del retribuzioni Letta spinge l’acceleratore sulla logica dell’alleanza. “Se siamo tutti insieme, forze politiche, sindacati, imprese e governo saremo in grado di uscire da questo momento difficile. Rilancio la necessità del dialogo social. E della concertazione che siano in grado di cogliere questi punti”.
“Ecco la nostra missione, un futuro migliore…”
“Ecco quindi la nostra missione, il nostro orizzonte. Costruire un futuro più giusto per tutti“, dice il segretario dem che si prepara a un evento pomeridiano con Nicola Zingaretti. Concetto non particolarmente originale. “In particolare per i più giovani, che rischiano ancora una volta di essere le vittime di questa fase di fragilità. Un futuro quindi fondato sui valori democratici, sul lavoro, su salari adeguati. Sulla forza innovatrice delle nostre imprese, sul patrimonio della conoscenza e della ricerca come motori di cambiamento, sulla sostenibilità sociale e ambientale“.