Il Papa su Rai1 per il Venerdì santo: “Non c’è solo l’Ucraina, il mondo è in guerra. Ha scelto Caino”
«Alcuni anni fa, ho detto che stavamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzi. Ma noi non abbiamo imparato»: lo ha detto Papa Francesco nell’intervista rilasciata alla giornalista Lorena Bianchetti, in una puntata speciale del programma “A Sua immagine”, su Raiuno.
Nell’intervista rilasciata in occasione del Venerdì Santo e intitolata “La speranza sotto assedio” il pontefice ha rammentato, in particolare, le visite al Sacrario militare di Redipuglia e al cimitero di Anzio. “Ho visto e ho pianto”. Francesco, ricordando anche le commemorazioni nel 2019 per il 75.mo anniversario dello sbarco in Normandia, sottolinea che “la guerra cresce con la vita dei nostri figli”. “Per questo dico che la guerra – afferma Bergoglio – è una mostruosità! Andiamo in questi cimiteri che sono proprio la vita di questa memoria”.
Il Papa cita il mondo in guerra: dalla Siria al Ruanda,
Al Venerdì Santo e alla Passione di Cristo si legano oggi le vie dolorose percorse da tante persone innocenti. Persone morte a causa della guerra. Non solo l’Ucraina, sottolinea Papa Francesco, è scossa dalla tragedia di una guerra. Dappertutto risuonano le armi, “il mondo è in guerra”: la Siria, lo Yemen e il dramma dei “Rohingya cacciati via, senza patria”, “il genocidio del Ruanda 25 anni fa” sono solo alcuni degli scenari di guerra che insanguinano varie regioni del pianeta. Un mondo, spiega il Pontefice, che “ha scelto lo schema di Caino”, di “uccidere il fratello”.
Un’altra immagine della guerra in Ucraina è la premessa di una domanda sul ruolo delle donne. È l’immagine di una giovane ucraina incinta, trasportata su una barella in mezzo alle macerie. Cerca di accarezzare il grembo con le ultime forze che le rimangono. “Mi vengono in mente – afferma Lorena Bianchetti ricordando quella drammatica scena – le donne, la forza delle donne e le mamme russe e ucraine”.
Bergoglio intervistato da Lorena Bianchetti
“Lo sfruttamento delle donne è il pane nostro quotidiano. La violenza sulle donne è il pane nostro quotidiano. Donne che subiscono colpi, che subiscono violenza dai compagni e portano in silenzio questo o si allontanano senza dire il perché. Noi maschi sempre avremo la ragione: noi siamo i perfetti. E le donne sono condannate a tacere per la società”. Così Bergoglio, rispondendo alla conduttrice di A sua immagine.
“L’esempio della moglie di Pilato”
“Ma le donne sono la riserva dell’umanità, io posso dire questo: ne sono convinto. Le donne sono la forza. E lì, ai piedi della croce, i discepoli scappati, le donne no, quelle che lo avevano seguito durante tutta la vita. E Gesù, nel cammino verso il Calvario, si ferma davanti un gruppo di donne che piangeva. Loro hanno la capacità di piangere, noi uomini siamo più brutti”, ha aggiunto.
Sfogliando pagine di Vangelo, il Papa ricorda poi che c’è una donna della quale non si parla tanto. È la moglie di Pilato. “Dice al marito: ‘Non immischiarti con questo giusto’. Ma Pilato non l’ascolta, cose di donne”. Questa donna, sottolinea il Pontefice, “ha capito da lontano il dramma”. “Forse era mamma, aveva quell’intuizione delle donne”, spiega Francesco. “Il potere è capace di cambiare il parere della gente dalla domenica al venerdì. L’Osanna della domenica diviene il ‘Crocifiggilo!’ del venerdì. E questo è il pane nostro di ogni giorno. Ci vogliono le donne che diano l’allarme”.