Il professor Pasquino promuove FdI di lotta e di coerenza: “L’opposizione è preziosa per l’Italia”

29 Apr 2022 8:41 - di Gloria Sabatini

“L’opposizione, in genere, fa funzionare meglio l’intero sistema politico. Perché il governo può fare errori”. Per Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica, accademico di lungo corso, il ruolo di Fratelli d’Italia nel panorama attuale è cruciale. Addirittura prezioso per pungolare all’occorrenza l’esecutivo. E per evitare unanimismi di facciata.

Per questo Pasquino, che non ha certo simpatie di destra, è stato senatore per la Sinistra Indipendente e per i Progressisti, guarda con interesse alla tre giorni di Fratelli d’Italia che si apre oggi a Milano. Se la stella polare della maxi convention (oltre 4.500 delegati) è dettata dal titolo “Italia, energia da liberare” la carne al fuoco è tanta.

Professore, come giudica la parabola di Giorgia Meloni. Quali sono i motivi che la fanno crescere costantemente nei sondaggi? 

La sua coerenza. La leader di Fratelli d’Italia è stata premiata per il suo timone fermo, che evidentemente gli elettori hanno apprezzato. Anche all’interno del centrodestra. Il sorpasso verso gli alleati è nei fatti.

Oggi il centrodestra non brilla per compattezza. Voci dissonanti o dialettica fisiologica? 

Andrebbe ripensato. Dovrebbe ricollocarsi. Lega e Forza Italia sono già “sorpassati”. Forza Italia è finita. Il partito di Matteo Salvini è sorpassato nei sondaggi, anche perché si è dimenticato del federalismo italiano. Non ha visione prospettica. Salvini si è variamente ammaccato, penso all’ultimo episodio che lo ha visto protagonista con il sindaco polacco. Certo il 12-14% degli italiani votano Lega, si dice perché ‘si sentono rappresentati dal territorio’.

E invece? 

Uno degli errori della Lega è quello di non aver proseguito con  il federalismo. Che al momento è nelle mani dei governatori del Nord. Ma Salvini non sa come andare avanti, perché non ha una cultura federalista. Cambia posizione continuamente.  Non ha una politica coerente, esprime incertezza, non si sa mai che cosa dirà. L’errore della Lega è proprio Salvini.

In ambito europeo Fratelli d’Italia ha scelto una strada diversa da quella della Le Pen. La Meloni è la leader del gruppo Ecr-FdI, conservatori e riformisti europei. Una scelta di campo chiara

La sua, però, resta una posizione sovranista. Che guarda ad Orban per esempio. Personalmente non credo sia la strada giusta. Marine Le Pen non è sovranista, è una nazionalista francese. La leader di Fratelli d’Italia guarda al premier polacco, che sfrutta gli ‘inconvenienti’ dell’Unione europea in suo favore

Professore parla come se il sovranismo fosse una parolaccia…

Sono d’accordo nel riprenderci parte della sovranità culturale. Ma il resto, in chiave politica, non può funzionare. Bisogna essere presenti, invece, sulla scena europea. Chiamarsi fuori, opporsi sistematicamente non è utile. Certamente molto dipenderà anche dagli uomini. Bisognerà vedere il nome del ministro degli Esteri di un ipotetico governo Meloni…

Che futuro intravede per il centrodestra? 

Per ora non ha la formula per mettersi insieme. Non che il centrosinistra, non so neanche se esiste, stia meglio. Perde pezzi continuamente. Ha perso Renzi e parte del movimento 5Stelle. Troppi personalismi ed egoismi. Se uno studente mi parlasse di ‘campo largo’ lo boccerei. La soluzione sta nell’esplorare un nuovo sistema elettorale con coalizioni, penso al sistema del doppio turno francese.

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