Inferno Mariupol, russi e ucraini si contendono la vittoria. Pasqua di sangue a Odessa: missili sulla città (video)

23 Apr 2022 17:06 - di Lorenza Mariani
Mariupol

I soldati ucraini tra i civili – le donne e bambini – nella pancia dell’impianto. Una balena di cemento armato e acciaio che ha ingoiato i sopravvissuti al feroce attacco sferrato dai russi sulla città di Mariupol, ridotta in macerie. E con quella sola “cattedrale nel deserto” che si staglia come un miraggio di salvezza per chi è riuscito ad evacuare. Ma che è ancora un bunker per chi è ancora intrappolato nel presidio. Mentre fuori, l’assedio delle armate di Putin si fa sempre più stringente. E stride con tutto un drammatico rimpallo di accuse e attestazioni di vittoria. Con Putin che rivendica il controllo totale su Mariupol. E Kiev che smentisce e reclama l’esatto opposto.

Mariupol, russi e ucraini rivendicano vittoria e resistenza

Così, mentre Putin annuncia la vittoria su Mariupol, il sindaco della città controbatte: «I russi non sono riusciti a conquistarla. È nostra. Mariupol resta ucraina. I russi non sono riusciti a conquistarla. Non si è sottomessa all’esercito nemico che ci ha attaccati il 24 febbraio. Sono 59 giorni che è in mano dei suoi difensori: i nostri ragazzi coraggiosi che difendono la nostra città. La nostra nazione. Il nostro futuro. Sono dei veri eroi. Ne siamo fieri». Il primo cittadino di Mariupol, Vadym Boichenko, a poche ore dalla capitolazione della cittadina sul mar D’Azov, continua a rivendicare resistenza e affermazione del popolo ucraino. Dei soldati e dei civili asserragliati nell’acciaieria Azovstal.

Il vice-sindaco di Mariupol: «Sono già 28mila gli abitanti morti. E i russi nascondono gli omicidi»

Eppure, una nube apocalittica continua a oscurare il cielo della città, già ingrigito dalle nubi dei bombardamenti russi. Per non contare la portata tragica di quanto il vice sindaco di Mariupol, Sergei Orlov, ha dichiarato nel corso di un’intervista all’emittente Bfmtv: «Ad oggi consideriamo che 28mila abitanti siano morti. Si tratta di civili uccisi a causa dei bombardamenti e dei combattimenti avvenuti in città». Ma «la Russia – ha poi aggiunto – sta nascondendo le tracce di questi omicidi»…

Il sindaco di Mariupol: «I russi non sono riusciti a conquistarla. È nostra»

Eppure, e il sindaco lo conferma, Mariupol resiste. A oltranza. E pensa già alla sua rinascita. Tanto che, anche di fronte alla proposta dell’oligarca Rinat Akhmetov – un tempo filo-russo. E a cui fa capo anche l’acciaieria Azovstal, che ha riaffermato la sua fedeltà all’Ucraina e al suo governo, annunciando di voler contribuire alla ricostruzione di Mariupol – Boichenko replica: «Oggi tutti noi sogniamo di ritornare nella nostra città. Sia il presidente ucraino. Che le imprese di alto livello. E personalmente io. Tutti insieme rinnoveremo l’infrastruttura – risponde il sindaco all’Adnkronos –. Stiamo progettando di aprire una fondazione di ricostruzione di Mariupol dopo che le nostre forze armate libereranno sia la nostra regione che la nostra città».

 

Razzi su Odessa: colpiti impianti infrastrutturali

Intanto, però, anche Odessa è stata colpita da razzi nemici. Lo riporta l’agenzia di informazioni ucraina Nexta, citando come fonte il comando operativo “Sud” delle forze armate ucraine. Secondo il rapporto, i missili hanno colpito «impianti infrastrutturali». E anche se ancora non si conoscono altri dettagli sull’accaduto, diversi media ucraini, tra cui la stessa Nexta, riferiscono che nell’attacco missilistico sulla città portuale sul Mar Nero, nel sud dell’Ucraina, sarebbero rimaste uccise almeno 6 persone, tra cui un neonato. Altro orrore. Ancora sangue di innocenti sparso sulle strade. E distruzione.

Odessa colpita al cuore: il bilancio dell’orrore si aggiorna a 6 morti e 18 feriti

Via via che passano le ore si aggiorna a cinque morti e 18 feriti il bilancio dell’attacco missilistico su Odessa. A dichiararlo è stato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. Il comando aereo di Kiev aveva precedentemente reso noto che due missili avevano colpito una struttura militare e due edifici residenziali nella città. Le difese aeree hanno intercettato e distrutto altri due missili che avevano per obiettivo la stessa Odessa, secondo la dichiarazione resa da Yermak online, che riporta il Guardian.

Tra le vittime ci sarebbe un bimbo di tre mesi

Non solo. L’agenzia informativa Nivekta, cita le parole del capo dell’Op Andrei Ermak, secondo il quale «questo non è ancora il numero esatto delle vittime, probabilmente se ne aggiungeranno delle altre». Mentre due persone sarebbero state salvate dalle macerie, e 86 sarebbero state evacuate. L’incendio nell’edificio di sedici piani è stato spento dai soccorsi.

Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba: «La Russia, Stato sponsor del terrorismo»

Uno scenario che il ministro degli Affari Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, descrive e commenta così: «L’unico obiettivo degli attacchi missilistici russi su Odessa è il terrore. La Russia deve essere designata come Stato sponsor del terrorismo e trattata di conseguenza. Niente affari, niente contatti, niente progetti culturali. Abbiamo bisogno di un muro tra la civiltà e i barbari che colpiscono città pacifiche con i missili»…

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