La cravatta porta il Covid? Il re dei sarti Luca Litrico mortifica Pregliasco: “Sciocchezze, lui è inelegante”
“La cravatta è elegante, non è passata di moda e non nuoce alla salute, tantomeno in tempi di covid. Purtroppo il professor Pregliasco è un uomo inelegante. L’eleganza deve far parte del proprio dna. Quasi impossibile impararla“. Luca Litrico, ultimo erede della storica sartoria che ha vestito capi di Stato, attori, personalità del mondo della cultura e della politica, da John F. Kennedy a Juan Peron e Nikita Kruscev, da Eisenhower al re Hussein di Giordania, confuta quanto recentemente asserito dal virologo Fabrizio Pregliasco e volto noto della tv ‘(la cravatta in pandemia non si indossa, raccoglie germi e porta infezioni’).
Luca Litrico contro le assurdità sulla cravatta di Pregliasco
“Provo stupore e sgomento dinanzi alle parole del virologo beniamino di molti talk televisivi – ha aggiunto Luca Litrico – Le sue affermazioni gettano cattiva luce su un settore, quello tessile e manifatturiero italiano, che attualmente ha un indotto di circa 80mila imprese, spesso artigiane, ed oltre 1 milione di addetti. Non penso, poi, che indossare una cravatta sia più pericoloso dei camici indossati dai medici o dai pull sfoggiati dall’illustre professore. La cravatta – ha proseguito Litrico- è sempre stata un accessorio importante per l’eleganza maschile, sin da tempi del popolo egizio. Non dileggi la cravatta il professor Pregliasco, non insulti tutti coloro cha amano eleganza e raffinatezza – ha concluso – E sono in molti”.
Il virilogo però ostenta ottimismo sulle varianti
Un virus” come Sars-CoV-2, “che purtroppo circola così tanto e così ampiamente per via dell’altissima contagiosità” delle sue ultime ‘versioni’, “deve essere inseguito e monitorato” con costanza, ma anche “con tranquillità” e fiducia nei sistemi di sorveglianza, senza “fasciarsi la testa prima di cadere”. Allarmista sulle cravatte, ottimista sulle varianti, Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, che invita a evitare panico sulle sottovarianti Omicron 4 e 5, nuove ‘osservate speciali’ segnalate dall’Organizzazione mondiale della sanità. BA.4 e BA.5 sono sorelle dell’Omicron ‘capofamiglia’ che, in virtù di due particolari mutazioni nella proteina Spike, vengono sorvegliate per il rischio di una potenziale fuga immunitaria, ha spiegato l’Oms.
“Credo che la questione vada affrontata con serenità – dice l’esperto all’Adnkronos Salute – pensando che oggi abbiamo la capacità di seguire e inseguire queste varianti che ci aspettavamo. Perché i coronavirus, li conosciamo e lo sapevamo già, sono di per sé virus instabili. Quindi in questo senso è fondamentale continuare e ampliare l’attività di sequenziamento. E’ infatti cruciale a questo punto avere informazioni che si susseguono”, per capire meglio il significato di queste nuove sottovarianti emerse.