La sinistra attacca Letta: “I nostri nonni sparavano ai nazisti di Azov, non gli regalavano armi”
Nuovi manifesti contro il Pd nel cuore di Roma, attorno ai palazzi della politica, non solo Camera e Senato ma anche a due passi dalla sede dem di via del Nazareno. A colpire – dopo le affissioni dello scorso marzo che ritraevano con ironia il segretario Enrico Letta con l’elmetto – è ancora una volta la sinistra antagonista, con manifesti che ritraggono un partigiano e la scritta ‘dePdifichiamo il 25 aprile’, tornando a rilanciare il no alle spese militari e “Italia fuori dalla guerra” e dalla Nato. In alto una scritta in romanesco: “Mi nonno ai nonni di quelli der battaglione Azov je sparava, mica je regalava le armi”.
La sinistra pacifista scatenata contro Letta
A rivendicare l’offensiva ‘via affissioni’, su Facebook contro Letta, il Collettivo Militant, che torna a puntare il dito anche sull’invio di armi all’Ucraina, accusando i dem di “ambiguità”, e del “tentativo di equiparare il nazionalismo di Kiev con la lotta partigiana di chi, è bene sempre ricordarlo, combattendo contro il nazifascismo non voleva solo liberarsi dall’invasore, ma costruire una società più giusta ed equa. Senza sfruttatori ed oppressori. Proprio per questa ragione crediamo che quest’anno il 25 aprile assuma un significato particolare, e da questa notte abbiamo iniziato far parlare i muri di Roma, cominciando da quelli intorno ai palazzi del potere”.
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