La sinistra italiana incorona nuovo idolo il perdente Melenchon, che può aiutare Le Pen…
“Bellissimo risultato”, si entusiasma la sinistra italiana, da Leu a De Magistris. Il nuovo idolo è Jean Luc Melenchon, forse perché è un perdente, forse perché ogni tanto fa il pugnetto. Sta di fatto che quello che i giornali danno come un risultato a sorpresa, il 20% di Melenchon dietro a Macron e Le Pen, in Italia viene confuso con un grande successo dalla sinistra italiana, abituata a perdere. Che ci si aspettasse di meno, è vero, che con la “scomparsa” dei socialisti francesi quello di Melenchon possa essere considerato un bel successo, lo possono pensare solo pochi sfigati della politica italiana.
La sinistra italiana e il terzo posto di Melenchon
“Ora tocca a voi. Noi sappiamo per chi non voteremo mai. I francesi sanno cosa fare, sono capaci di decidere cosa devono fare. Non dovete dare un voto a Marine Le Pen”, ha tuonato il candidato della sinistra di “France insoumise” Jean Luc Melenchon concludendo il suo discorso, durante il quale si è detto “fiero del lavoro fatto”. “La vita continua, la battaglia continua”, ha aggiunto. Senza alcuna proposta politica, ha detto no alla destra suscitando grande orgoglio nella sua gente. Ma cosa ci si aspettava, un appello al voto per Marine Le Pen? E a chi, poi, visto che secondo i sondaggi il 30% dei suoi elettori ha dichiarato che se non avesse potuto votare per lui, avrebbe votato a destra?
Molti analisti sostengono dunque che gli “haters” di sinistra di Macron andranno a votare Marine Le Pen e chi non ama Macron ma non voterebbe a destra, forse resterà a casa al secondo turno. Ecco perché quell’appello di Melenchon a “non votare Le Pen”, ma neanche ad “andare a votare Macron”, può trasformarsi in un incredibile boomerang per il presidente uscente…
Marine Le Pen adocchia quei voti di sinistra…
Poco fa il ministero dell’Interno francese ha pubblicato i risultati definitivi del primo turno delle presidenziali che si è svolto ieri. Il presidente Emmanuel Macron è in testa con il 27,85%, mentre Marine Le Pen è arrivata al 23,15%. Terzo, e quindi fuori dal ballottaggio, Jean Luc Melenchon, anche se il candidato dell’estrema sinistra è si posizionato molto vicino alla leader dell’estrema destra, con il 21,95%. L’astensione è arrivata al 26, 31%, il dato più alto registrato ad un primo turno presidenziale dal 2002, quando arrivò al 28,4%. Tra gli astensionisti e i comunisti che odiano Macron, la Le Pen potrà pescare tanto…
De Magistris e Fassina celebrano il francese perdente
“Grazie a Jean-Luc Mélenchon e a La France Insoumise per l’impegno ed il grande risultato ottenuto ieri alle elezioni presidenziali in Francia. Con lui la sinistra torna a rappresentare il popolo ed il lavoro. Chi vuole il voto dei suoi elettori deve raccogliere il suo programma. Si illude chi spera sia sufficiente il richiamo all’antifascismo per battere la Le Pen”, esulta il deputato di Liberi e Uguali Stefano Fassina.
“Bellissimo risultato di Jean-Luc Mélenchon in Francia, con oltre il 20% dei consensi. Una proposta di sinistra radicale per un altro mondo possibile. Per il superamento delle politiche liberiste, per un fronte pacifista, contro la guerra di Putin, contro l’invio delle armi e per il superamento della Nato”, scrive Luigi de Magistris, fondatore e presidente del movimento Dema, commentando l’esito delle elezioni presidenziali in Francia.
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