L’annuncio della Turchia: «Possibile incontro tra Zelensky e Putin nei prossimi giorni»
«Nonostante alcune difficoltà, siamo ancora fiduciosi. Forse sarà possibile riunire i due leader nei prossimi giorni su proposta del nostro presidente». Dopo i colloqui telefonici che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto nei giorni scorsi con Volodomyr Zelensky e ieri con Vladimir Putin, Ankara si apre sempre nuovi spazi per accreditarsi come mediatore nella crisi in Ucraina, sia direttamente sia indirettamente. Nel giorno in cui il ministro degli Esteri, Hulusi Akar, fa intravedere la possibilità dell’incontro tra Zelensky e Putin, infatti, giunge da Mosca e Washington anche la conferma di uno scambio di detenuti che, secondo quanto riferito dalla moglie di uno dei due, sarebbe avvenuto proprio su suolo turco.
Ankara: «Possibile incontro tra Putin e Zelensky»
«Noi, come Turchia, continuiamo a fornire tutti i possibili contributi, compresa la mediazione per una tregua immediata, per evitare un ulteriore peggioramento della condizione umanitaria», ha detto ancora Akar, citato dal sito Hurriyet. Si tratta della stessa posizione che ieri Erdogan aveva illustrato a Putin, insistendo sull’importanza di mantenere lo slancio «positivo» dei colloqui di Istanbul per arrivare infine a «una pace duratura».
Lo scambio di detenuti tra Mosca e Washington
Non si tratta, però, del solo fronte su cui sta lavorando Ankara, che contemporaneamente appare piuttosto attiva anche nel tessere reti tra Russia e Usa. Cremlino e Casa Bianca, infatti, sono arrivati a uno scambio di detenuti non implicati nella guerra in Ucraina che, come sottolineato da Joe Biden, ha richiesto «decisioni difficili» e che, come trapelato, sarebbe avvenuto in Turchia. «A seguito di un lungo negoziato, il 27 aprile 2022 il cittadino statunitense Trevor Rowdy Reed (un ex marine, ndr), precedentemente condannato nella Federazione Russa, è stato scambiato con il cittadino russo Konstantin Yaroshenko, condannato a 20 anni di carcere da un tribunale americano nel 2010», ha fatto sapere la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Tass
Il ruolo della Turchia
A indicare la Turchia come sede dello scambio è stata la moglie di Yaroshenko, Viktoriya, citata dall’agenzia Interfax. Yaroshenko ora si troverebbe già a Sochi. Per parte Usa, lo stesso Biden ha annunciato che «oggi diamo il benvenuto a casa a Trevor Reed e celebriamo il ritorno alla famiglia dell’ex marine rilasciato dalla detenzione russa». Reed, che ha sempre negato gli addebiti nei suoi confronti, era detenuto in Russia dal 2019, con l’accusa di aver messo in pericolo «la vita e la salute» di poliziotti russi in una lite. «I negoziati ci hanno permesso di riportare Trevor a casa hanno richiesto difficili decisioni che non ho preso alla leggera», ha aggiunto Biden, ringraziando l’inviato speciale presidenziale per gli ostaggi, Roger Carstens, e l’ambasciatore a Mosca, John Sullivan.