L’Aquila, il sindaco Biondi racconta la rinascita: «Così in 5 anni abbiamo ricostruito il futuro»
«L’Aquila rispetto a prima è più bella, più giusta e più ricca di opportunità». La Conferenza programmatica di FdI a Milano è l’occasione per Pierluigi Biondi, primo cittadino del capoluogo abruzzese, per fare il punto sui risultati conseguiti dalla sua giunta in questi cinque anni di governo: L’Aquila è tra le città che vanno a rinnovo il 12 giugno, Biondi è ricandidato alla guida della coalizione di centrodestra. «Noi in 5 anni abbiamo impresso un forte cambiamento alla città», ha chiarito Biondi, ricordando che L’Aquila «era ripiegata su sé stessa, sfiduciata, una città nella quale le incertezze erano più numerose delle certezze».
L’impegno per la ricostruzione privata e pubblica
Imprescindibile punto di partenza è stata la ricostruzione. «Noi abbiamo riattivato un processo virtuoso sulla ricostruzione privata, stiamo smaltendo le ultime pratiche in ordine alle autorizzazioni, e in 5 anni abbiamo distribuito un miliardo e trecento milioni di euro di indennizzi di contributi», ha detto Biondi, intervistato dall’Adnkronos. Quanto alla ricostruzione pubblica, «abbiamo reclamato da subito aiuti di natura procedurale e operativa».
Il sogno realizzato della “Città della conoscenza”
Da qui è partito dunque un percorso proiettato al futuro e basato «su molti temi, a partire dalla “Città della conoscenza”. A L’Aquila – ha spiegato il sindaco di FdI – sta nascendo una delle sei case delle tecnologie emergenti d’Italia, e con Il Gran Sasso Science Institute e l’Università abbiamo creato una fondazione alla quale abbiamo dato l’equivalente di 600 posti letto per gli studenti più meritevoli». Dunque, la cultura come volano di sviluppo, insieme al turismo, i cui dati «ci parlano di un incremento importantissimo per arrivi e presenze».
Una “smart city” «molto all’avanguardia»
Parallelamente va il capitolo innovazione, con «progetti avveniristici come la smart city e il posizionamento di 30 colonnine per monitorare il grado di inquinamento dell’aria e stiamo lavorando alacremente anche per l’aspetto estetico della città, con le nuove pavimentazioni del centro storico». La riorganizzazione ha puntato anche sulle infrastrutture sportive, sull’efficientamento energetico degli edifici, e sulle scuole ad impatto zero, sulle quali, ha spiegato Biondi, «si concentrano diversi investimenti». E, ancora, a L’Aquila «ha circolato il primo autobus elettrico d’Abruzzo». «Siamo molto all’avanguardia su queste cose», ha rivendicato il sindaco, ricordando che alla città è stato destinato parte del fondo complementare del Pnrr.
I fondi del Pnrr: 111 milioni per la città
«Abbiamo già ottenuto 111 milioni di euro: il nostro è uno dei Comuni italiani, rispetto al numero di abitanti, che ha già recuperato il maggior numero di risorse», ha chiarito Biondi, precisando che «molti temi del Pnrr, mi piace ricordarlo, li abbiamo anticipati quando abbiamo immaginato un progetto strategico per L’Aquila che oggi ci sta dando risultati importanti», ha proseguito il primo cittadino, che con lo stesso orgoglio ha parlato dell’impegno per fare dell’Aquila una città inclusiva.
L’orgoglio di Biondi per L’Aquila città dell’accoglienza
«Abbiamo fatto accordi per accogliere le famiglie afghane e i profughi ucraini», ha raccontato Biondi, ricordando che sin dall’inizio della guerra in Ucraina la città si è rimboccata le maniche per dare aiuto ai rifugiati. «Ci siamo messi subito a disposizione per accogliere 25 tra ragazzi e ragazze bloccati a Istanbul e abbiamo messo a disposizione 100 posti letto, dando anche una prima disponibilità in con la prefettura per 50 unità. Nel primo periodo li abbiamo accolti e gestiti a spese del Comune», ha raccontato Biondi, spiegando che «al momento nella provincia dell’Aquila ci sono oltre mille profughi, in larga parte accolti da famiglie e parenti».