Luciana Castellina: «Sono contro Putin, ma inviare armi è stupido. La linea di Letta è uno scandalo»
“Quanto mi dicono che sono putiniana mi incazzo, credo di essere stata la prima ad andare a Mosca a manifestare contro Putin”. A parlare è Luciana Castellina, classe 1929. Pacifista doc, ex parlamentare del Pci, giornalista storica del Manifesto. Una storia tutta a sinistra, che oggi le fa criticare a tutto tondo le scelte del Nazareno. Non ci sta a sentire Enrico Letta schierato dalla parta della Nato e degli Usa per l’invio di armi in Ucraina. In una lunga intervista al Fatto quotidiano attacca frontalmente la ‘miope’ politica italiana sul confitto russo-ucraino. “Letta ha fatto la dichiarazione pro Nato e pro Stati Uniti più clamorosa che ci sia mai stata in Parlamento“.
Castellina: “Non sono filo Putin, però…”
Il punto – chiarisce – non è Kiev che chiede legittimamente armi per difendersi, ma l’Occidente che gliele dà. L’ex militante e giornalista de il Manifesto riassume in poche parole la sua tesi. “Con il Papa, contro Putin e contro le armi. “Le armi – dice la Castellina – sono state uno strumento di politica estera di fatto medievale”. Di papa Bergoglio, poi, dice che è l’unico personaggio in campo ad avere una linea coerente. “Le guerre si fermano prima che scoppino. E bisogna impedire che vadano avanti i processi che le preparano”. Dire questo però – aggiunge – non vuol dire essere più vicina a Mosca.
Letta mi ha deluso. Una linea da stupidi
“Io non sono equidistante fra Russia e Ucraina, capisco che i ragazzi ucraini dicano ‘Vogliamo le armi’. Me la prendo con i capi di governo. Che invece dovrebbero avere il cervello e il senso di responsabilità per sapere che mandare le armi in Ucraina non vuol dire essere ‘al fronte’. Infatti nessuno ci va, oltretutto. Ma significa un massacro di ragazzi ucraini”. Che fare? Spingere al massimo l’acceleratore sui negoziati. “Non è che se noi mandiamo le armi finiscono le bombe russe: non finiscono per niente, anzi, si intensificano. Non c’è niente di meglio che marginalizzare e offendere, come ha dimostrato la Germania dopo la Prima guerra mondiale, per suscitare le reazioni peggiori”. Da sinistra si dice profondamente delusa dalla posizione interventista del Pd. “Che è un vero scandalo”. Parla di atteggiamento stupido. “Una stupidità – confessa- che francamente non mi aspettavo da Letta. Perché lì dietro c’è un partito che ha una tradizione culturale, non può venire lì a dire ‘Io sono per la Nato! Per gli Stati Uniti!’ In un centrosinistra che ha sempre avuto radici internazionaliste e pacifiste”.