L’Ungheria si candida a ospitare i colloqui di pace. Orban lavora per il cessate il fuoco

11 Apr 2022 7:36 - di Redazione
Orban

“Siamo molto preoccupati per la guerra. In Ucraina vivono oltre 150mila persone di etnia ungherese, e la loro sicurezza per noi è interesse nazionale primario. Abbiamo visto immagini spaventose arrivare dall’Ucraina”. Lo ha affermato il portavoce di Viktor Orban, Zoltan Kovaks, durante la trasmissione di Lucia Annunziata ‘Mezz’ora in più’.

“L’Ungheria è stata tra i primi paesi a spingere per la pace il prima possibile -ha aggiunto- L’Ungheria potrebbe essere il luogo adatto per i colloqui di pace, anche se siamo consapevoli che siamo un piccolo paese”. E sul ruolo di Orban per la pace, ha osservato: “E’ chiaro che non potrà essere una sola persona, ma posso dire che il presidente Orban sta facendo del suo meglio per ottenere il cessate il fuoco“.

Kovaks ha quindi difeso la scelta di Orban di non inviare armi all’Ucraina specificando che questo non vuol certo dire che l’Ungheria si schiera al fianco della Russia. “La Nato – ha detto ancora – è un’alleanza difensiva che non prevede la fornitura di armamenti. E’ una decisione che spetta ai singoli paesi membri”. Noi “siamo al 100% con la Nato e l’Unione Europea, ma non forniamo le armi“.

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