Mariupol, Fazzolari: «Dal leader ceceno toni da jihad. Ecco come Putin vuole liberare l’Ucraina»
Sono «toni da jihad» quelli usati dal leader ceceno Ramzan Kadyrov annunciando l’attacco finale all’acciaieria Azovstal di Mariupol. A sottolinearlo è stato il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, aggiungendo che si tratta di una circostanza che «colpisce ancora di più» se si pensa che la città è intitolata alla Madonna.
Il leader ceceno si appella all’«aiuto di Allah»
Già nelle scorse settimane erano circolati video in cui i miliziani ceceni gridavano «Allah akbar». Oggi Kadyrov, attraverso il suo canale Telegram, ha annunciato la conquista dell’acciaieria, dove i combattenti ucraini restano asserragliati in un estremo tentativo di difesa, chiamando in causa il fattore religioso. «Oggi, con l’aiuto dell’Onnipotente, prenderemo completamente l’Azovstal», ha detto infatti il leader ceceno in un messaggio audio, del quale ha dato conto il quotidiano britannico The Guardian.
Fazzolari: «Toni da jihad. Così Putin vuole liberare l’Ucraina»
«Toni da jihad da parte del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che ha dichiarato che con l’aiuto di Allah le forze russe e cecene conquisteranno oggi l’acciaieria Azovstal a Mariupol», ha commentato Fazzolari, sottolineando che si tratta di «parole che colpiscono ancora di più se si tiene conto che Mariupol è la “città di Maria” in ucraino». «Ecco – ha concluso il senatore di Fratelli d’Italia – la liberazione dell’Ucraina da parte di Putin».
Le parole di Kadyrov dopo il messaggio dell’Isis
Le parole di Kadyrov sono arrivate per altro all’indomani della diffusione di un messaggio dell’Isis che, sempre su Telegram, invitava i suoi “miliziani” a sfruttare la guerra in Ucraina come elemento di distrazione per condurre attacchi in Europa. I terroristi, come Kadyrov, si sono appellati all’«aiuto di Allah». «Annunciamo, con l’aiuto di Dio, l’inizio di una battaglia benedetta per vendicare i due sceicchi Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi e Sheikh al-Muhajir Abu Hamzah al-Qurayshi», ha detto il nuovo portavoce dell’Isis, Abu Omar al-Muhajir, che si è rivolto «a tutti i leoni del Califfato e ai combattenti dello Stato Islamico ovunque: se colpite, colpite duramente in modo da causare dolore e terrorizzare». Il portavoce del gruppo jihadista, quindi, ha aggiunto l’auspicio che la guerra in Ucraina non termini fino a quando non verranno bruciati «i crociati e distrutti i loro territori».