Meloni: “Visto il governo dei migliori? Siamo qui perché i programmi contano più delle persone”
«In una fase così difficile per l’Italia, per l’Europa e per l’Occidente è importante che qualcuno provi a volare un po’ più in alto delle beghe politiche», dice Giorgia Meloni in un incontro con la stampa a margine della convention milanese di FdI. Tentativo complicato, visto che le domande che piombano sulla leader di FdI e che rimbalzano tra taccuini e telecamere, sono sempre, stucchevolmente, le stesse. “Verrà Salvini?” “Ha sentito Berlusconi?”. “Ha visto chi c’era al ricordo di Sergio Ramelli?”,
Sul leader della Lega, la Meloni liquida con due battute: «Salvini alla Conferenza? Non lo so, non l’ho sentito, se passa per un saluto siamo contenti, sarebbe anche carino, figuriamoci». Alla gente», comunque, «non frega niente quando si vedono Salvini e Meloni: i temi sono altri».
Sull’incontro con il Cav: «Io avevo parlato con Berlusconi mi pare domenica scorsa ed eravamo rimasti che ci saremmo visti martedi. Poi, evidentemente,gli altri non sono più riusciti a incastrarlo ma io sono stata disponibile fino all’inizio della Conferenza dove non posso lasciare migliaia di persone per fare una cosa che si può fare negli altri giorni». Sul tentativo di strumentalizzare il ricordo di Ramelli, la Meloni ricorda che alla commemorazione c’era in prima fila il sindaco di Milano Beppe Sala, «una persona intelligente, è venuto a punzecchiare, come lo fa un avversario politico. La politica dovrebbe essere questo. Persone che nella diversità non considerano l’avversario come il mostro. Un messaggio che ho apprezzato, rivendicando la sua identità. Mi piace chi sa stare a livello alto».
“Avete visto che fine ha fatto il governo dei migliori”?
La leader di FdI, tuttavia, ribadisce alcuni concetti. «Forse non vi daranno il titolo», ma ribadiscono le ragioni della tre giorni milanese. «Prima di avere le persone, se non hai le risposte, le soluzioni non le hai. Cerchiamo di dare le risposte, poi parliamo delle persone». E ancora. «A qualche mese dalle elezioni politiche vogliamo fare un lavoro molto serio. Porteremo le nostre sintesi al tavolo della coalizione». L’esempio migliore è il governo attuale. «Non avevamo il governo dei migliori?», ironizza la leader di FdI. «Sono arrivate le risposte? C’era Mario Draghi, era bravissimo: il governo sta facendo bene? No, perché mancano le risposte». Giorgia Meloni sintetizza con la stampa le ragioni della convention di Milano di Fratelli d’Italia.
«Non mi interessa la leadership del centrodestra – dice la presidente di FdI – mi interessa convincere più italiani possibile che noi possiamo dare a questa nazione qualcosa di diverso. A me interessa dimostrare che FdI ha delle risposte e mi piacerebbe che di quelle risposte si potesse parlare. Di lavoro, crescita, difesa dell’economia reale, dell’approvigionamento energetico, della crisi internazionale». «Siamo in mezzo a una bufera – aggiunte – e le persone serie si assumono delle responsabilità serie. Noi lo facciamo con il contributo di un partito che è molto cresciuto e con il contributo di tante autorevoli personalità che ci stanno regalando la loro presenza, il loro punto di vista e la loro capacità di elaborazione».
Meloni annuncia il contro-primo maggio di Milano
E sull’appuntamento di domani, annuncia un vero e proprio contro-primo maggio. «Noi abbiamo scelto di fare» la conferenza programmatica di FdI «nel fine settimana del primo maggio, che è la festa dei lavoratori. Secondo noi, ci sono in questo Paese milioni di lavoratori che non sono rappresentati: parlo di tutto il mondo di lavoratori autonomi, partite Iva, professionisti che non sono tutelati e che non sono neanche presenti al concerto del primo maggio. Noi li rappresenteremo con un altro concerto per dare voce a queste persone e lo abbiamo fatto nella capitale produttiva d’Italia».