Milioni del Pnrr al centro sociale di Napoli, Delmastro presenta un’interrogazione: «Ignobile» (video)
La vicenda di 16 milioni di fondi del Pnrr che la giunta di centrosinistra di Napoli ha destinato alla ristrutturazione del centro sociale “Je so’ pazzo” di Bagnoli, casa madre tra l’altro del partito Potere al popolo, finisce in Parlamento. Sul caso, infatti, il deputato di FdI, Andrea Delmastro, ha «immediatamente presentato un’interrogazione». «Allucinante», ha scritto sulla sua pagina Facebook Delmastro, avvertendo che «i fondi del Pnrr si devono spendere per gli italiani, non per i centri sociali».
Delmastro contro i fondi del Pnrr al centro sociale di Napoli
Nell’interrogazione Delmastro si rivolge al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e a quello dell’Economia Daniele Franco. In un video sui suoi social, il deputato di FdI parla del caso, fatto emergere da Libero, come «scandaloso, ignobile, impudico, immorale», ricordando che «nella retorica del governo» i fondi del Pnrr dovevano consentire all’Italia di rialzarsi, andando a sostenere la ripresa delle categorie produttive maggiormente colpite dalla crisi del Covid.
Soldi presi in prestito dall’Ue per gli italiani, non per i centri sociali
Invece, andranno al centro sociale che si chiamerà pure “Je so’ pazzo”, ma dove «i conti li sanno fare bene», ha sottolineato Delmastro, domandandosi anche se il fatto che quella sia la sede di Potere al Popolo non rappresenti una forma di finanziamento illecito indiretto dei partiti. «L’economia riparte se fai opere che servono al popolo e alla Nazione, non sei fai opere che servono ai centri sociali e al partito Potere al popolo», ha detto Delmastro, avvertendo che «non daremo tregua a questo governo, vogliamo che i soldi del Pnrr, che sono un debito contratto dall’Italia con l’Europa si spendano per gli italiani non per i centri sociali».
I dubbi sul finanziamento illecito
Per questo nell’interrogazione Delmastro chiede se «il governo intenda intervenire per verificare la congrua destinazione dei fondi del Pnrr per la riqualificazione di un centro sociale», se «intenda intervenire per verificare che il finanziamento non costituisca indiretto finanziamento di partito e, come tale, non configuri un illecito» e se, più in generale, «il governo non ritenga opportuno istituire una cabina di regia con gli enti locali al fine di svolgere i migliori e più tempestivi controlli per scongiurare la dispersione dei fondi del Pnrr in opere altamente discutibili ed, in ogni caso, per scongiurare operazioni poco trasparenti».