Neonato positivo alla cocaina per errore, l’incubo dei genitori. Giorgia Meloni: «Si faccia luce»
“Voglio la verità, questa storia ci ha segnati e umiliati. Mi accusavano, mi dicevano che mi avrebbero tolto mio figlio. Io e mio marito siamo risultati sempre negativi alle analisi tossicologiche. Fin dall’inizio. E addirittura sono stata sottoposta al prelievo delle urine. La seconda volta, tramite catetere, per evitarne la eventuale alterazione. Ma il risultato è stato sempre negativo”. Sono le parole della mamma del bimbo risultato positivo alla cocaina per errore, riportate da Giorgia Meloni su Facebook. “Per mesi questi genitori hanno vissuto un incubo che nessun padre o madre vorrebbe mai vivere. Ora – scrive la leader di FdI- spero si faccia luce sui fatti e sulle eventuali responsabilità“.
Bimbo neonato positivo alla cocaina, tutto falso
È una vicenda dolorosa che risale al settembre 2021. Nella quale gli errori della malasanità si mescolano a quelli giudiziari. Tanto che i genitori del neonato hanno rischiato di perdere la patria podestà sul piccolo. A causa di un tremore il neonato era stato sottoposto ai test tossicologici. Ed era risultato positivo alla cocaina. Anche la giovane madre era quindi stata sottoposta a tutti i test tossicologici del caso. Risultando immediatamente negativa. È successo ad Avezzano. Nonostante l’esito dei test anti-droga alle autorità competenti, per errore, è stato comunicato che la mamma e il figlio appena nato erano positivi ai test tossicologici. Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha aperto un fascicolo. Soltanto una lunga battaglia legale ha portato alla conclusione sperata. La mamma è stata sottoposta a molti testi in un laboratorio specializzato di Perugia. Sempre negativa.
Chi ha sbagliato deve pagare
Grazie alla difesa agguerrita e ben documentata l’avvocato della coppia, Alessandra Di Renzo del foro di Avezzano, è riuscita a documentare l’estraneità della coppia alle contestazioni. Il magistrato ha concluso l’istruttoria con l’assenza di “pregiudizio per il minore”. E certificato la mancata assunzione di sostanze stupefacenti da parte dei due genitori. E ha riattribuito la responsabilità genitoriale alla madre. Caso archiviato. Ma i responsabili sono ancora sconosciuti.