Per Windtre la Cartabia è “ministro della Difesa”. La disaffezione verso la politica spiegata in un quiz
Marta Cartabia è stata tra i politici più citati nel toto-nomi del Quirinale. Da ministro della Giustizia ha varato una riforma di cui si è discusso molto. Per altri versi, ha tenuto banco anche il nome di Lorenzo Guerini, ministro della Difesa impegnato in una fase che coinvolge drammaticamente l’Europa: eppure quelli di Windtre sono convinti che il ministro della Difesa sia la Cartabia. La gaffe è rimbalzata stamattina sui cellulari di chi è abbonato alla compagnia telefonica arancione. Uno strafalcione che può capitare, ma che è illuminante delle condizioni di salute della politica italiana.
Il quiz, che promette giga, smartphone e ricariche, è di quelli classici a risposta multipla. Una domanda: quattro opzioni, con la risposta da dare entro dieci secondi. Chi risponde in modo corretto vede la spunta verde e passa alla domanda successiva. Domande facilotte, del genere: Chi era uno dei protagonisti di “Lo chiamvano Trinità” con tre nomi improbabili e quello di Bud Spencer. Insomma, difficile sbagliare. Per chi arriva in fondo, un montepremi che viene diviso assieme agli altri concorrenti, il che significa alcuni centesimi di ricarica accreditati sul cellulare. In pratica, più un modo per ammazzare il tempo, che per tentare la fortuna sperando in chissà quali mirabolanti risultati.
Cartabia scalza Guerini nel quiz di Windtre
Alla domanda del quiz di Windtre “Nel Governo italiano Marta Cartabia è…” Le caselle sono le seguenti: «Questore di Roma, Generale dei carabinieri, Capo della polizia, Ministro della Difesa». Chi ha selezionato l’ultima risposta ha visto spuntare il riquadro verde e un pollice in su, con la frase: «Complimenti, la risposta è esatta!». Una gaffe, ma che rende idea della distanza dalla politica, anche dagli addetti ai lavori. L’errore non è arrivato su una domanda d’arte, di geografia, di storia o sul mondo del cinema. È arrivata su un ministro della Repubblica. Tra l’altro uno dei più importanti.
Al convegno organizzato ieri dalla Fondazione FareFuturo, uno dei temi sul tavolo ha riguardato anche la disaffezione degli elettori nei confronti della politica. Il segretario dem, Enrico Letta, ha addossato la colpa alla “legge elettorale” che porta in Parlamento persone cooptate dai partiti. Giorgia Meloni ha invece puntato il dito contro un sistema che decide spesso in contrasto con quello che hanno votato davvero gli italiani. Comunque la si pensi, la disaffezione nei confronti della politica è un dato di fatto. Ed emerge plasticamente anche da particolari come questo. E gli abbonati a Windtre ne sanno qualcosa.