Rave party sventato a Grosseto: la polizia guasta la “festa” a migliaia di giovani già in azione
Gli irriducibili dei Rave party si erano organizzati come al solito: stavolta a Grosseto. Ma le forze dell’ordine gli hanno “rovinato la festa” nel bel mezzo: gli abitanti della zona, infatti, hanno dato subito l’allarme, e agenti e carabinieri sono intervenuti disattivando casse per le musica. Amplificatori e sintonizzatori vari. Il copione era sempre lo stesso: gli organizzatori avevano individuato il terreno. Mandato gli “inviti” con un passaparola digitale. Allestito lo spazio con le apparecchiature necessarie. Ma ieri a Grosseto la Questura ha sventato il raduno. Il solito maxi-evento che, nelle intenzioni, sarebbe dovuto andare avanti per alcuni giorni – probabilmente fino a Pasqua – nelle campagne della Maremma. Chiamando a raccolta almeno 3.000 partecipanti, di cui circa 380 identificati sul posto.
Sventato un Rave party a Grosseto
Nella nottata tra sabato 9 e domenica 10 aprile, infatti, è scattato il dispositivo interforze disposto dalla Questura di Grosseto. Carabinieri e poliziotti sono intervenuti in poco tempo nel comune di Cinigiano dove un folto gruppo di giovani aveva avviato l’evento non autorizzato, allestendo palco e area di “intrattenimento”. Con un massiccio dispiegamento di mezzi e uomini, i militari dell’Arma e gli agenti della polizia hanno organizzato diversi posti di controllo sulle principali vie di comunicazione che portavano nell’area individuata per il raduno, nel tentativo di intercettare ulteriori veicoli che si dirigevano alla festa.
Rave party a Grosseto: erano attese migliaia di persone fino a Pasqua
Un massiccio dispiegamento di forze, che ha dislocato sul campo – insieme a polizia e carabinieri – anche guardia di finanza. Polizia provinciale e polizia municipale di Cinigiano. E, oltre ai rinforzi mandati da Roma coi 40 agenti del reparto mobile del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, anche un nucleo composto da 10 unità del Battaglione Carabinieri. Non solo. Sul posto sono intervenuti anche due elicotteri, uno dell’Arma dei carabinieri e uno della polizia, che sorvolando la zona hanno dato indicazioni ai militari e agli agenti a terra. Così, in poche ore, le forze dell’ordine hanno intercettato decine di vetture. Furgoni. Roulotte e caravan, provenienti da diverse parti d’Italia.
Mezzi e partecipanti fermati e identificati ai posti di blocco
Quindi hanno proceduto con l’identificazione delle persone fermate. Che poi, grazie ad un ragionevole dialogo instaurato con ogni singolo potenziale partecipante – hanno spiegato dalla Questura – nella stragrande maggioranza dei giovani accorsi all’evento, hanno deciso di desistere dal proseguire il viaggio. Quasi tutti quelli intercettati infatti, anche dopo una lunga sosta nelle immediate vicinanze del luogo, hanno invertito la marcia e si sono dispersi. Avvertendo tempestivamente molti altri di fare lo stesso.
Un massiccio spiegamento di uomini e mezzi ha fatto al differenza
Stavolta, insomma, tempistica e modalità d’intervento hanno fatto la differenza. Pertanto, tra posti di blocco e operazioni di sgombero, agenti di polizia e militari dell’Arma avrebbero identificato circa 380 persone. E controllato 110 veicoli. Nel corso dei controlli, oltretutto, è stato eseguito anche un arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. La Questura successivamente valuterà gli eventuali reati commessi dai partecipanti con un rapporto all’autorità giudiziaria per irrogare le sanzioni.