Domenico “Mimmo” Parisi, detto il “cowboy, doveva essere il “guru” del reddito di cittadinanza dei grillini, l’uomo in grado di dare corpo a quel progetto di sussidio ai disoccupati che dovevano essere traghettati verso un posto di lavoro grazie ai”navigator”, la geniale idea (si fa per dire) di Luigi Di Maio. Quella che doveva cancellare la povertà… Oggi i “navigator” sono a spasso, a mendicare una corsia preferenziale nella pubblica amministrazione, i disoccupati sono ancora tali, i truffatori del reddito aumentano sempre mentre lui, il “guru” grillino, Mimmo Parisi, è a giudizio della Corte dei Conti per spese ingiustificate. Case di lusso, voli negli Usa, amenità varie negli anni in cui faceva la spola tra Roma e la sua casa in Mississipi.
La parabola di Mimmo Parisi, il guru dei navigator
Domenico Parisi, ex presidente dell’Anpal e padre dei “navigator”, è stato mandato a giudizio dalla Corte dei Conti proprio per il suo impegno nella gestione della Agenzia nazionale per le politiche attive, su cui esiste il sospetto di condotte non corrette, al punto da convincere la Procura contabile a farlo andare a processo. Con lui, anche l’ingegner Mauro Tringali, direttore generale dell’Anpal servizi spa. Il pm Guido Patti ha chiesto che vengano condannati a risarcire all’Agenzia circa centomila euro e i giudici del Lazio si sono riservati la decisione.