Reddito di cittadinanza, l’esercito di “furbetti” del centro Italia: sono il 10% e ci sono costati 5 milioni
Sono più di 5 milioni di euro in un solo anno i soldi truffati allo Stato dai 955 “furbetti” scoperti dai Carabinieri che, nel centro Italia, hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto. L’operazione ha coinvolto l’Arma di Lazio, Toscana Umbria, Marche, Sardegna, inquadrati nel Comando Interregionale “Podgora” e dei locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro.
I furbetti sono il 10% dei percettori controllati
Il periodo al centro degli accertamenti va dal gennaio 2021 al febbraio 2022, i casi di irregolarità scoperti sono stati il 10% dei controlli che hanno riguardato in totale 9.575 persone. Dunque, ben un percettore su 10 di reddito di cittadinanza non ne aveva diritto. Tra i denunciati, inoltre, ci sono 584 soggetti già noti alle Forze dell’ordine e 472 stranieri.
Omissioni e bugie per ricevere il reddito di cittadinanza
Il campionario delle irregolarità emerse dalla collaborazione tra Carabinieri e Inps, poi, è il più disparato. C’era chi aveva omesso di dichiarare di essere proprietario di beni immobili per i quali percepiva reddito, chi aveva dichiarato il falso circa la composizione del proprio nucleo familiare e relativo reddito, chi rispetto al luogo di residenza, chi aveva omesso di dichiarare misure di prevenzione o cautelari a proprio carico o di familiari, chi lavorava in nero, stranieri che avevano dichiarato falsamente di essere residenti in Italia da 10 anni e pertanto, come previsto dalla norma, non potevano fruire del beneficio. Il tutto per un danno complessivo alle casse dello Stato che ammonta a 5.245.341 di euro.