Saman Abbas, il video degli ultimi istanti di vita della 18enne sparita un anno fa: era con i genitori
A un anno dalla scomparsa, un video mandato in onda dal Tgr Emilia-Romagna mostra quelli che molto probabilmente sono gli ultimi momenti di vita di Saman Abbas e che certamente sono gli ultimi di cui abbiamo testimonianza. Nel video, che proviene da una telecamera di sorveglianza sopra l’ingresso della casa in cui Saman viveva con la sua famiglia a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, si vede la ragazza uscire di casa con uno zainetto in spalla, bianco come le sue scarpe da ginnastica, insieme ai genitori, e andare in direzione delle serre. Poco dopo i genitori rientrano senza di lei, poi il padre va nuovamente verso le serre e torna portando con sé lo zaino.
Il video degli ultimi istanti di Saman
Il filmato agli atti dell’inchiesta
Il filmato, che risale a dieci minuti dopo la mezzanotte del 30 aprile, è agli atti dell’inchiesta e, secondo gli inquirenti, immortala il momento in cui i genitori hanno portato Saman dallo zio Danish Hasnain, accusato di aver materialmente ucciso la nipote e di averne poi fatto sparire il corpo insieme ai due cugini della giovane (ripresi in un altro video circolato subito dopo la sparizione della 18enne), dopo aver architettato l’omicidio con la complicità dei genitori come reazione al fatto che la ragazza si era ribellata a un matrimonio combinato in Pakistan e voleva vivere da italiana.
La ricerca di giustizia per Saman
Era stato il fratello di Saman a indicare lo zio come artefice dell’omicidio, mentre la stessa Saman, in un messaggio inviato al suo fidanzato in Italia, anche lui pakistano, aveva raccontato di aver sentito i familiari parlare della possibilità di ucciderla, chiedendo di dare l’allarme se entro un paio di giorni non avesse più avuto notizie di lei. Lo zio e i cugini di Saman sono attualmente in carcere, ma continuano a negare di averla uccisa, agevolati anche dal fatto che il corpo non è mai stato ritrovato. I genitori, invece, sono fuggiti in Pakistan, dove li ha raggiunti una richiesta di estradizione che, però, nonostante il via libera di Islamabad, non ha mai avuto seguito perché risulterebbero irreperibili.