Scanzi umilia Razzi: “Fa schifo”. L’ex senatore era andato a portare aiuti umanitari e il web lo difende

2 Apr 2022 17:17 - di Alberto Consoli
Scanzi Razzi

Scanzi umilia Razzi. Bella forza. Che fenomeno. Sbeffeggiare il senatore assurto alle cronache satiriche per i suoi comportamenti e il suo eloquio bizzarri è facile. Ma la firma del Fatto non esita a sputare veleno contro l’ex parlamentare anche in un momento inopportuno; quando questi si è reso protagonista di un atto di generosità. Nel mirino del saccente Scanzi c’è la partenza di Razzi per la Romania, dove si è recato giorni fa per portare aiuti. Il moralismo dell’implacabile giudice Scanzi non conosce limtiti. La presunzione dell’editorialista è tale da volere decidere lui quando e chi può esercitare un aiuto umanitario. Razzi non può farlo, secondo lui. “Ma perché la tragedia deve finire in farsa? Che pena, che schifo” ha scritto su Twitter. “Lo vogliamo capire che avere mandato Razzi in Parlamento NON fa ridere, ma è un ulteriore svilimento della politica?”. E ancora: “Lo vogliamo capire che Razzi al fronte è una vergogna? A me queste immagini non fanno ridere: fanno pena. E schifo”. E posta le foto che immortalano Razzi.

Scanzi sputa tutto il suo livore su Razzi andato in Romania: “Vergogna”

Parole di una virulenza inusitata. Dove sia addirittura lo “schifo” dovrebbe spiegarlo. Che sull’iniziativa di Razzi si possa scherzare è un conto. Come quando si proclamava intermediario di Ciccio Kim, con i suoi innumerevoli viaggi in Corea del Nord. L’ex onorevole, uomo mite, non ci sta e replica: “Caro ma non caro Andrea Scanzi, non capisco il senso di questo post. Non capisco perché sia vergognoso il fatto che io sia andato al fronte a portare aiuti umanitari a donne e bambini in serie difficoltà.  Più vergognoso chi resta a casa comodo sul divano a criticare l’operato degli altri…”. 

Scanzi senza freni: vuole decidere lui chi può potare aiuti al fronte e chi no

Nei giorni scorsi Razzi aveva raccontato all’Agi passo passo i suoi spostamenti, da Siret in Romania, proprio al confine con l’Ucraina. «Sono partito in pullman trasportando tanta roba da mangiare anche se purtroppo non posso entrare in Ucraina: pure se in passato, da parlamentare, sono stato due volte a Kiev». Razzi spiega ancora: «Anni fa sono andato a controllare le votazioni regionali svolte in Ucraina e sono stato inserito nella lista nera per cui ho il divieto di tornarci. Non voglio mica farmi arrestare! E quindi resto qui, in Romania». L’ex senatore, eletto per la prima volta in Parlamento con l’Italia dei valori, poi passato nelle fila di Forza Italia e ora opinionista in show tv, precisa: «Non mi importa se mi vogliono male, io gli voglio bene».

Scanzi: “Razzi indegno”. Il web: “E tu che saltavi la fila…”

Per Scanzi, Razzi è indegno  recarsi nei luoghi vicini al fronte, una vergogna nazionale, addirittura. Non sappiamo se in senso etico o estetico. Meglio stare dietro una tastiera a giudicare e a processare le azioni altrui. Razzi ha un modo di porsi e di conciarsi che ti tira fuori l’ironia, basta a se stesso, diciamo. Scanzi che fa il fenomeno con lui ci fa una figuraccia. Più di qualcuno non ha gradito l’uscita umiliante dell’opinionista coccolato dalla Gruber e dalla Berlinguer, ricordandogli che lui non è che possa parlare ex cathedra.  Il giornalista Carlo Terzano, di Radio24, gli ha ricordato sui social – riporta il Giornale– il suo comportamento scorretto: “Effettivamente, saltare la fila per il vaccino spacciandosi per caregiver, è un vanto; portare aiuti a chi soffre, una vergogna”. Se poi voleva dire che Razzi ha sfiorato il grottesco, allora c’è grottesco e grottesco. Quando Scanzi  definì l’Italia Paese piagnone “per questa stupido raffreddore, che mi ha fatto cancellare la tournee del mio spettacolo teatrale” (era il Covid, prima maniera), non fu altrettanto grottesco? Sfogarsi su Razzi anche quando fa un gesto solidale è il massimo del ridicolo.

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